Marco Travaglio a In mezz'ora: "Renzi il nulla. Un piccolo provinciale sceso a Roma con la sua corte"
Ospite nel salottino di Lucia Annunziata a In mezz'ora, c'era Marco Travaglio, in primissima linea nel fronte del "no" al referendum e a Matteo Renzi. E così, poco dopo l'intervento del premier alla Leopolda, Marco Manetta cannoneggiava contro Renzi in diretta sulla reti Rai. Parole pesantissime, quelle usate dal direttore del Fatto Quotidiano: "Quello che mette tristezza di questo premier è che perda tempo con queste sciocchezze, figuriamoci se altri capi di Stato si mettono a perdere tempo così e non a occuparsi di cose più serie". Questa la risposta all'attacco ricevuto da Renzi alla Leopolda, dove lo ha definito "leone da tastiera".
E ancora, Travaglio ha continuato: "È curioso che Renzi debba convincere quelli della sua corrente, perché la Leopolda è una riunione di corrente, che quello che dico io non è vero", ha continuato Marco manetta. "Io non sono schierato con questo o quel partito, ho letto la riforma prima di contrastarla, non è che la contrasto perché l'ha fatta Renzi - ha proseguito -. D'Alema e altri fanno parte di interessi di partito, e giudicano la riforma in base a Renzi. A me di Renzi non importa nulla, mi interessa il contenuto della riforma".
Quando la Annunziata gli chiede se Renzi è "pericoloso" come Silvio Berlusconi, Travaglio nega: "Renzi scimmiotta Berlusconi nella sua comunicazione, nella capacità di mentire come fa. Ma non ha il conflitto d'interessi di Berlusconi". E ancora: "Renzi antropologicamente non è pericoloso. Antropologicamente non è nulla, un piccolo provinciale sceso a Roma con la sua corte e ha preso il governo". La guerriglia continua.
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