Inps, si dimette Cioffi in contrasto con Boeri. Gabanelli: merito di Report
Il direttore generale dell'Inps Massimo Cioffi si è dimesso perché "il rapporto con il presidente Tito Boeri si era irrimediabilmente deteriorato". La situazione, spiega Cioffi all'Adnkronos, "se protratta rischiava di nuocere gravemente all'Istituto. Siccome non voglio questo ho deciso di farmi da parte. Non c'erano più le condizioni per andare avanti. Il rapporto con Boeri si era rotto anche sul piano personale e alcune sue dichiarazioni a Report non mi erano piaciute".
La rottura tra Boeri e Cioffi è avvenuta soprattutto sulla riorganizzazione dell'Inps voluta dal presidente: "Di fatto vengono azzerate le due leve principali a disposizione del direttore generale per gestire un Ente complesso come l'Inps: il coordinamento e la scelta dei dirigenti". Con Boeri, conclude Cioffi, "abbiamo discusso a lungo. E siccome non condivido la strada scelta dal presidente ho rimesso il mandato. Avrei preferito continuare il lavoro avviato, ma non c'erano più le condizioni". "Ringrazio Cioffi per il lavoro svolto in 21 mesi alla Direzione generale dell'Istituto", taglia corto Boeri, "e apprezzo la sua sensibilità istituzionale e coerenza nel rimettere il mandato. Ha dichiarato in modo aperto le sue divergenze e non poteva essere chiamato ad attuare una riforma organizzativa in cui aveva mostrato di non credere".
Esulta, riporta Dagospia, Milena Gabanelli: "Il 7 novembre, dopo che lo avevamo stanato (quando era a capo del personale Enel non erano stati versati a Inps contributi per 40 milioni) avevo ufficialmente chiesto a Poletti, che lo aveva mandato due anni fa a fare il direttore generale dell'Inps: Cosa intende fare?".

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