Primarie online del centrodestra su Libero e Il Tempo: vincono Salvini e Meloni
di Andrea Tempestini
@anTempestini
Non sparate sul sondaggista, fa del suo meglio. E anche noi ci abbiamo provato, a fare un sondaggio e a fare del nostro meglio. Dunque, nessuno ci spari, per nessuna ragione al mondo: ci limitiamo a darvi conto dei risultati di una piccola ma significativa consultazione. Libero e Il Tempo, nelle loro versioni online, hanno lanciato le primarie, un surrogato digitale di quelle consultazioni per la leadership sulle quali il centrodestra vagheggia ormai da un lustro. Molte parole ma zero fatti, così ci abbiamo pensato noi. Semplice la domanda: «Chi vorreste come leader del centrodestra?». Più articolate, invece, le risposte che avevamo ottenuto alle 21 di ieri sera, ora di chiusura delle primarie-flash (su liberoquotidiano.it sono stati raccolti più di 30mila voti, campione di tutto rispetto).
Per la leadership avevamo proposto dodici nomi. Due i vincitori: i lettori di Libero scelgono l’indiziato numero uno, Matteo Salvini, che si impone con un netto 37%. Su iltempo.it, invece, la spunta Giorgia Meloni con il 23% (la stessa Meloni che per le primarie, quelle vere, ha proposto come data il prossimo 5 marzo). Su Libero si registra l’exploit di Raffaele Fitto, che dimostra di poter contare su un ottimo seguito digitale: per lui seconda piazza con il 26%. A chiudere il podio ritroviamo la Meloni, che si accontenta del 10%. Gli utenti del quotidiano romano, invece, consegnano la terza piazza a Giovanni Toti, che strappa il 21% e stacca Salvini (terzo) soltanto di qualche voto. Bene anche Fitto, che si accontenta del quarto posto con un lusinghiero 20 per cento.
La classifica delle primarie digitali di Libero regala poi una magra rivincita a Stefano Parisi, il delfino spiaggiato, che si toglie la soddisfazione di battere quel Silvio Berlusconi che ne ha appena frustrato le ambizioni da leader: mister «Energie per l’Italia» si prende la quarta piazza per qualche decina di voti (proprio come il Cav chiude con 6 punti percentuali, ma il conteggio delle schede dà avanti l’ex candidato sindaco a Milano). Dunque Marina Berlusconi, che chiude al 5% sorprendendo in negativo: dalla Cavaliera, insomma, era lecito attendersi qualcosa in più. Su liberoquotidiano.it delude invece Toti: settima piazza al 3%. Dunque Giulio Tremonti, che per qualche scheda la spunta su Mara Carfagna e Flavio Briatore (tutti e tre, in termini percentuali, al 2). Degno di nota, ma in negativo, il risultato di mister Billionaire: nei giorni del "trumpismo" galoppante, l’emule tricolore del presidente eletto dimostra di avere poco seguito. Forse, quello di Flavio, è il flop più clamoroso. A chiudere la classifica, però, sono Angelino Alfano (1%) e Gianfranco Rotondi, i cui voti raccolti in termini percentuali si traducono in un roboante «zero».
I lettori de iltempo.it consegnano a Silvio Berlusconi la quarta piazza, per la quale basta il 5%. Segue Mara Carfagna, che dimostra di avere più appeal a Roma e dintorni: per lei uno scarno 3%. Dunque Marina, al 2%, proprio come raccoglie 2 punti percentuali Rotondi. Anche in questo caso, una bocciatura senza appello per Briatore (per lui soltanto l’1%), il quale però riesce a tenersi dietro almeno Stefano Parisi, che tra i lettori capitolini raggranella soltanto un punticino. Ancora flop per Angelino Alfano, penultimo, e disastro per Tremonti: l’ex ministro dell’Economia fa zero, tondo tondo.

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