Referendum, Sergio Mattarella valuta l'ipotesi di un ultimo appello alla convivenza civile: tutti i rischi
Scrofe, serial killer, insulti, botte, risposte. Sì, la campagna elettorale referendaria è di una violenza mai vista prima. Neppure nei giorni dell'opposizione becera al berlusconismo si era arrivati a tanto. I toni - e il campioncino è sia Beppe Grillo che Vincenzo De Luca - sono esasperati ed esasperanti. Ed è in questo contesto che, riferisce Il Messaggero, il nervosismo di Sergio Mattarella starebbe crescendo di giorno in giorno. Il presidente della Repubblica osserva preoccupato l'escalation, e in privato avrebbe espresso tutto il suo rammarico per il fatto che i suoi appelli alla moderazione siano caduti nel vuoto.
Dunque, al Quirinale, in queste ore Mattarella si chiede se non sia il caso di lanciare un ultimo, ed estremo, appello al civile confronto e al rispetto reciproco, sia prima sia dopo il voto. Un appello simile a quello lanciato lo scorso 12 ottobre all'assemblea dell'Anci. Appello irrituale, a meno di due settimane dal voto. E infatti l'inquilino del Colle tentenna: il rischio è che le sue parole vengano strumentalizzate, sia dal fronte del Sì che da quello del No. Eppure, se nelle prossime ore ci si dovesse imbattere in altre aberrazioni quali la "scrofa ferita" ospitata dal blog di Grillo, la voce di Mattarella si potrebbe far sentire davvero. Con tutte le conseguenze politiche che un simile intervento

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