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La Costituzione italiana è "INTOCCABILE" Ma Benigni vota NO?

di Gaetano Daniele

Leggo che Benigni, quello che anni fa in tivù recitava i suoi sermoni laici sulla sacralità della Costituzione, voterà sì al referendum che vuol sancire lo sfascio della Costituzione di cui sopra: quando si dice la coerenza. Altro che "Accozzaglie" e Politici da 4 soldi, come recita qualche prete di periferia pur di ottenere il successo. 

Caro Roberto, ti ho voluto bene, e tutto sommato sempre te ne vorrò, perché certe tue cose resteranno: dal Cioni Mario a tutti gli Ottanta, fino al tuo ultimo apice La vita è bella. Non siamo concittadini, ma siamo Italiani. Hai ricoperto diversi ruoli nella tua carriera di attore, ma non credevo fossi un vero politico. Per carità, e come disse un tuo concittadino, ottimo giornalista, Andrea Scanzi: non potevi fare sempre la stessa cosa, ad esempio toccare la “patonza” della Carrà, anche perchè a sessant’anni sarebbe stato un po’ ridicolo. Lo so. E pazienza - voglio essere buono - se un tempo prendevi in braccio Enrico e poi Mastella. Pazienza.

Qui però, e chiudo sempre con una battuta di Andrea Scanzi, non siamo più all’incendiario che si fa pompiere: siamo al satirico che si fa mesto turibolo del Potere. Siamo al guitto che rinuncia totalmente al suo ruolo: e questa, per un artista, è la colpa più grave. Perdonami, ma vederti passare da “Berlinguer ti voglio bene” a “Renzi mi piaci tanto”, o dal “Woytilaccio” che fu all’attuale “Volevo fare il Papa da grande”, mette una tristezza che non hai idea. Lo scrivo con dolore, senza dimenticare l’affetto e la gratitudine, ma in tutta onestà era difficile per te invecchiare peggio di così. 

Insomma, peccato, chissà se alle prossime elezioni Parlamentari ti vedrò su cartelloni pubblicitari 6x6, dove inviti a votarti perchè maestro di coerenza. Sì, coerenza. Come questa.