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mercoledì 30 novembre 2016

Esclusiva / Lapo nei guai per questo trans: ecco il volto di Curtis / Guarda

Lapo Elkann nei guai per questo trans: ecco il volto di Curtis McKinstry



Si chiama Curtis McKinstry, ha 29 anni ed è il trans di New York per cui Lapo Elkann è finito nei guai inscenando un rapimento con riscatto di 10mila dollari. È Il Messaggero a pubblicare la foto del transessuale con cui il rampollo Agnelli ha trascorso 48 ore di eccessi, tra sesso, alcol e droga. Una brutta storia finita con l'arresto del 39enne Lapo, che senza soldi avrebbe telefonato in Italia per chiedere aiuto inducendo così il fratello John Elkann a informare la polizia americana. 

Lapo è arrivato a New York giovedì scorso per lavoro, senza le due bodyguard e con solo una carta di credito prepagata in tasca ("per evitare tentazioni", scrive Alberto Dandolo su Dagospia). Secondo la stampa locale però già nel pomeriggio Elkann avrebbe contattato siti di escort e fissato un appuntamento con una giovane donna nel distretto teatrale di Times Square. Sarebbe stata lei, secondo il Messaggero, a farlo incontrare con McKinstry. Lapo ha passato due giorni nell'appartamento del trans in una zona squallida di Manhattan, un quartiere povero frequentato da pusher e tossicodipendenti. Dopo due giorni di follie Lapo ha finito i pochi soldi e chiamato casa per chiederne altri, fingendo un sequestro. Ricostruzione bislacca che induce la famiglia a tendergli "una trappola": inviano un uomo di fiducia a informare la polizia dell'accaduto, quindi insieme fissano un appuntamento per la consegna del denaro. Nel luogo stabilito i due complici vengono arrestati e Lapo condotto in commissariato: sostiene di aver finito i soldi e che il trans, dopo aver comprato droga a sue spese, lo abbia tenuto in ostaggio in attesa dei soldi. La sua storia però non convince gli inquirenti, che non a caso  rilasciano Curtis senza alcuna imputazione. Nei due giorni di paura e delirio, infatti, Lapo sarebbe stato libero di muoversi a suo piacimento. Tra qualche ora tornerà in Italia, il 25 gennaio dovrà comparire davanti al giudice americano per l'incriminazione. Rischia un massimo di due anni di carcere.

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