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domenica 13 novembre 2016

AIOP giovani Lazio: “sul ddl Gelli noi vorremmo poter dire la nostra”

AIOP giovani Lazio: “sul ddl Gelli noi vorremmo poter dire la nostra”


di Ilaria Fabrizi



I giovani imprenditori della sanità privata del Lazio si confrontano con le istituzioni: il Ddl Gelli sulla responsabilità professionale del personale sanitario è vicino all’approvazione


La Commissione XII del Senato è vicina ad approvare il disegno di legge il cui testo dovrà ora passare ancora una volta all’esame dell’aula di Palazzo Madama prima di tornare a Montecitorio per l’approvazione definitiva. E l’AIOP Giovani del Lazio conta proprio su questo ultimo percorso del Ddl presentato dal senatore Federico Gelli per poter ottenere dei cambiamenti al testo di legge, argomento del quale si è parlato nella tavola rotonda dal titolo ‘Disegno di Legge Gelli - Cambiano le regole sulle responsabilità sanitaria; impatti sul sistema’ tenutasi nei giorni scorsi in Senato. “Il disegno di legge nel suo iter di approvazione è alle battute finali e noi non condividiamo alcuni punti - ha affermato Gaia Garofalo, vice presidente Aiop Giovani Lazio - Sollecitiamo un ripensamento relativo al comma 5 dell’articolo 9 che pone un tetto incomprensibile all’azione di rivalsa delle aziende sanitarie nei confronti del medico pari a tre volte lo stipendio annuo, e  al primo comma dell’articolo 10, recentemente emendato, che prevede l’obbligo per le strutture sanitarie di assicurare - a proprie spese - anche i medici in regime di libera professione. Questo emendamento appare in contraddizione con l’impianto stesso del disegno di legge, che pur chiarisce la responsabilità contrattuale del personale in libera professione. Siamo inoltre molto preoccupati circa le ripercussioni che potrà avere il comma 3 dell’articolo 7, che chiarisce una volta per tutte la natura extracontrattuale della responsabilità del medico, suscitando in noi operatori del settore il timore di un aumento, o comunque la certezza di una mancata riduzione del contenzioso nei confronti delle strutture sanitarie. Vale la pena ricordare che delle 32.000 denunce annue, 2/3 sono già nei confronti delle strutture sanitarie, 1/3 nei confronti del personale medico. Se il nostro timore fosse fondato - aggiunge Garofalo - ci sarebbe probabilmente il rischio di ripercussioni in materia assicurativa: diminuirebbero certamente i premi per l’assicurazione medica, ma potrebbero aumentare quelli, oggi già molto elevati, delle strutture sanitarie. Elevati al punto tale che già oggi molte aziende pubbliche e private preferiscono ricorrere al meccanismo dell’autoassicurazione”.

“Mai come oggi l’Aiop vorrebbe essere ascoltata - ha aggiunto Gianni Costa, presidente dell’Aiop Giovani Lazio - È il nostro desiderio più grande. Personalmente sono orgoglioso di essere il presidente di un gruppo di giovani che attraverso il proprio lavoro ogni giorno difendono questo servizio sanitario dimostrando molta sensibilità e attenzione ai diversi problemi che lo caratterizzano. Uno su tutti la medicina difensiva appunto, la facilità con cui vengono prescritti esami e prestazioni a volte inutili. Uno spreco di risorse pari a 10 miliardi di euro, circa 0,75% del pil. E sono sempre più i medici che ammettono un comportamento del genere ultimamente. Sono pienamente d’accordo sul fatto che si debba ricostruire il rapporto o vincolo fiduciario tra pazienti e medici ma ho la sensazione che ‘spostare’ semplicemente il carico di responsabilità dal medico alla struttura si traduca in un ulteriore appesantimento dei bilanci degli ospedali (pubblici e privati) andando ancora una volta a gravare sulle tasche dei cittadini. Rappresentando il futuro di questo paese ci aspettiamo che i nostri politici ci coinvolgano in scelte di cambiamento che riguardano la sanità al servizio dei cittadini di cui noi facciamo parte in maniera rilevante”, conclude Costa.

“Sicuramente questa legge ha delle caratteristiche negative per il mondo ospedaliero privato e pubblico poiché rischia di far lievitare considerevolmente i risarcimenti a carico dell'ospedale - ha detto Lorenzo Miraglia, presidente Aiop Giovani Nazionale - In un momento di forte ripensamento dei modelli ospedalieri nel mondo credo che aumentare il peso delle responsabilità (già estremamente onerose) sicuramente comporterà a cascata un peggioramento dei livelli delle erogazioni delle prestazioni. Noi di Aiop giovani che da sempre ci poniamo non solo a difesa del SSN ma soprattutto a promotori, con spirito innovativo, del miglioramento dei modelli organizzativi all'interno dello stesso, crediamo che il futuro del sistema sia nella coesione dei diversi soggetti chiamati ad operare nella sanità e non nei corporativismi e nelle divisioni”.

“Come presidente Aiop Lazio sono prima di tutto portata a difendere e tutelare nella più corretta legalità le 120 aziende iscritte alla nostra Associazione - ha aggiunto Jessica Veronica Faroni, presidente Aiop Lazio - Quindi dico no al testo approvato dalla commissione del Senato perché i costi delle aziende private lieviterebbero paurosamente. Ma come cittadina mi pongo un problema forse anche più grave: chi si farà carico dei costi notevolmente più elevate delle aziende pubbliche? Le ASL, le Aziende ospedaliere e quelle Universitarie sicuramente no visto che continuano ad essere in rosso; allora chi? Come al solito le spese ricadranno sui cittadini che si ritroveranno con aumento di tasse o con un livello di qualità più basso della sanità. Per questo invito i responsabili politici a rivedere il testo del Ddl”. 

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