Il generale Jean: "Cyber-attacco degli Usa alla Russia prima dell'8 novembre"
Tensione ai massimi livelli, tra Stati Uniti e Russia, mai così alta dai tempi della guerra fredda. Colpa dei presunti attacchi hacker di Mosca e della clamorosa risposta di Washington, che ha fatto trapelare la possibilità di un cyber-attacco a Vladimir Putin. Sul punto si esprime il generale Carlo Jean, esperto di geopolitica e strategie militari, il quale in un'intervista a Il Giorno spiega: "Il cyber attacco americano alla Russia, se ci sarà, verrà sferrato prima delle elezioni presidenziali dell'8 novembre". Secondo il generale "Washington potrebbe attaccare le centrali elettriche, far saltare la rete dei trasporti o le televisioni. Tutto ciò che è in rete è vulnerabile, persino il sistema pensionistico russo. Dipende solo da quale reazione vogliono far scattare. Gli Usa - sottolinea - hanno la capacità di mettere in ginocchio Mosca con un attacco informatico".
Incalzato sulla possibilità che gli Usa svelino i tesori detenuti all'estero da Putin, Carlo Jean spiega che "di certo l'effetto non sarebbe devastante. Il presidente gode del favore dell'opinione pubblica". Il generale, inoltre, esclude che il Cremlino invada i paesi baltici: "È altamente improbabile, proprio perché scatenerebbe la reazione dell'Occidente. La mossa di inviare 140 soldati italiani in Lettonia ha un significato chiaro: la Nato è compatta e pronta a rispondere. Ci sono piani che prevedono la conquista delle capitali di Estonia, Lettonia e Lituania in 36-60 ore, ma gli uomini verdi di Putin, quelli che hanno invaso la Crimea, sanno che troverebbero militari dell'Alleanza ad aspettarli. Gli Usa non permetteranno mai che un membro dell'Alleanza sia invaso senza reagire".
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