Caivano (Na): "Il perchè della munnezza"
di Gaetano Daniele
La situazione della "monnezza" a Caivano è sempre più grave: la ditta Buttol non garantisce il regolare servizio al Paese, mettendo a serio rischio la salute dei cittadini di Caivano, soprattutto quella dei bambini con asma, e la raccolta differenziata una farsa. Quanti ricorderanno che Caivano, prima dell'attuale crisi ambientale, è stato in emergenza rifiuti per molti anni? Per i cittadini, ma come del resto per i comitati ma ancora per le associazioni che si battono per una strategia di gestione dei rifiuti alternativa a discariche e inceneritori, invece, Caivano, come le emergenze che l'hanno caratterizzata in passato, ha una speranza: Perchè Caivano in questi ultimi giorni si è data un obiettivo, per costruire il suo riscatto, dice Gaetano Ponticelli ai nostri microfoni: "Dobbiamo inculcare ai cittadini tutti di fare la raccolta differenziata, partendo dalle periferie, anzi da Parco Verde, quartiere simbolo di abbandono".
Insomma, l'emergenza rifiuti a Caivano c'è e si vede. In questo caso le immagini dei rifiuti per strada rappresentano una sconfitta per l'intera classe politica, anche se la volontà di fare tanto come ha dimostrato il Capo Gruppo di Forza Italia, Gaetano Ponticelli, al momento non ha ottenuto grossi risultati.
Che Paese è quello dove il più essenziale tra i servizi pubblici, la raccolta dei rifiuti, diventa un'emergenza? Dove i comuni, le Regioni, il governo, per risolvere il più antico tra i problemi delle città - la pulizia e l'igiene - devono sospendere l'applicazione delle leggi? o addirittura applicare sanzioni perchè la "munnezza" non viene raccolta? Assolversi appunto dal rispettare le regole che stabiliscono i criteri del vivere civile? L'emergenza è l'emblema dell'italia che cola a picco. E' l'epifenomeno del cancro che sta svuotando le istruzioni del Paese. Basti ricordare che l'emergenza in Campania è durata diciotto anni, dal 1994 si susseguono commissari straordinari, discariche fuorilegge, indagini della magistratura su organi dello Stato che si mischiano di reati ambientali. In alcuni momenti a Napoli, si è forse, rischiato anche il colera, un paradossale ritorno al medioevo, a Caivano non si è giunti fino a quel punto. Non ancora, almeno. Ma se non si prendono urgenti provvedimenti, la strada appare segnata.
Il sindaco Monopoli, pare incapace di buttare un capo in terra che ormai, giorno dopo giorno, sta diventando sempre più grande da gestire. Perchè la Buttol non garantisce il servizio ai cittadini? Perchè il Dirigente Coppola unitamente al Sindaco Monopoli non sanzionano la ditta Buttol? Ma soprattutto perchè hanno lasciato partecipare la Buttol ad una gara Europea quando la stessa già era stata sanzionata più volte dallo stesso Sindaco e dal dirigente all'ambiente?
Si poteva evitare questa confusione? Certo. Sarebbe bastato concentrare tutti gli sforzi nella raccolta differenziata, nel porta a porta, e nella costruzione di impianti di trattamento moderni. Caivano è fanalino di coda, tra le grandi aree, per il riciclo della spazzatura. E gran parte del suo pattume va dritto in discarica. Servono dei soldi per cambiare rotta, certo. Serviva una Gara Europea, certo. Si doveva affidare il compito ad una ditta, certo. Tutto questo è stato fatto, eppure la "munnezza" giace ancora sui marciapiedi. E' inconcepibile tutto questo, come è inconcepibile che ancora oggi, nel 2016, siamo incapaci di fare la raccolta differenziata.
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