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venerdì 26 agosto 2016

Mossa Renzi, mano tesa a Berlusconi: il patto per l'emergenza (e non solo?)

Renzi lancia "Casa Italia": "Basta divisioni politiche"




Subito 50 milioni di euro per i primi interventi necessari. Poi via a una grande opera di "concertazione", senza divisioni politiche in Parlamento, per gestire il post-emergenza. Il terremoto di Amatrice che ha causato centinaia di vittime e feriti e milioni di euro potrebbe riavvicinare in modo inatteso Matteo Renzi a Silvio Berlusconi (e magari anche al Movimento 5 Stelle). "L'Italia, tutta assieme, senza divisioni politiche, può fare un salto di qualità con un progetto che non sia limitato alla gestione dell'emergenza", ha spiegato il premier al termine del Consiglio dei ministri, lanciando il progetto "Casa Italia". Da qui a pensare Nazareni Bis e convergenze parallele ce ne passa, ma certamente una gestione sapiente e oculata della ricostruzione e un ritrovato sentimento di "unità nazionale" potrebbero garantire a Renzi un inatteso slancio.

Oltre l'emergenza - "Difficile immaginare che quello che è successo potesse essere affrontato solo con una diversa politica edilizia, ma l'Italia deve avere una visione che non sia solo emergenziale - rilancia Renzi -. Lo hanno detto tutti dopo certi eventi. Ora è il momento in cui insieme, l'Italia tutta intera possa provare a fare il salto di qualità, con un progetto che non sia limitato alla gestione delle emergenze. Sulla gestione dell'emergenza siamo i più bravi al mondo, ma non basta. Dobbiamo avere una visione per la Casa Italia che sia capace ad affrontare una cultura sulla prevenzione sismica e le altre filiere. "Il compito per il futuro, una volta che le emozioni profonde lasceranno spazio alle reazioni. Un progetto casa Italia che sia serio e non sia un elenco di parole. Una operazione in cui chiamare insieme tutti i principali attori del nostro Paese, dalle associazioni di categoria ai sindacati, dal mondo dell'associazionismo fino per ragionare un progetto che sia il più serio e sistematico"

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