Caivano (Na): Il PD di Sirico ha paura Fanno opposizione a chi non governa Fanno opposizione a chi presenta istanze
di Gaetano Daniele
Il Pd è un pugile suonato e alle corde. Esausto, affannato, stanco, impaurito. Questa la radiografia politica del corpo del Partito Democratico di Caivano, dopo un anno di opposizione al governo Monopoli. Anche se più che opposizione al Governo Monopoli, il PD locale, sembra fare opposizione a chi non governa il Paese, a chi non è neanche all'opposizione. O meglio, a livello nazionale sono contro le opposizioni di Grillo, quindi del Movimento 5 Stelle, e a Caivano, forse, hanno da ridire, politicamente parlando, sull'operato (riflesso del Movimento 5 Stelle) del Movimento Caivano. Difatti, se guardiamo la Pagina Facebook del "Partito Democratico Caivano", si parla solo del Movimento 5 Stelle, di Grillo e di Raggi. Un partito che critica non ha il tempo di proporre, infatti, a Caivano, aldilà che non esiste una maggioranza compatta, visti gli ultimi scenari politici, il PD locale, nulla ha proposto, nulla ha fatto per offrire un po di svago ai cittadini rimasti in città. Solo critiche al governo Monopoli, e solo con le critiche non si arriva lontano, soprattutto in politica, perchè poi quando si spezza la corda e gli animi si iniziano ad accendere, sono dolori di pancia.
Insomma, a questo punto la domanda al leader del PD locale, Luigi Sirico, sorge spontanea: "si sente politicamente colpevole di quello che sta accadendo, soprattutto della politica che il suo partito, il PD, sta mettendo in atto in questo ultimo periodo, oppure è favorevole"?. Ancora, perchè in quanto leader del PD, e attento conoscitore della macchina amministrativa, non ha proposto, prima delle ferie estive, consapevole che il Comune è in dissesto finanziario, e che la maggioranza è una maggioranza rotta, come fece quando decise di donare alle associazioni il 50% dei gettoni comunali, un "evento" un "intrattenimento" o altro per i suoi concittadini? eppure ai militanti del suo partito, non manca la possibilità.
Ecco, qualche domanda sorge spontanea, non tralasciando al caso neanche i problemi più seri come quelli delle mamme in protesta, che poi grazie alla funzionaria Ponticelli, sono riuscite a portare a casa ciò che gli spetta di diritto.
Eppure in casa renziana nessuno nasconde di finire "contro un muro" nei prossimi mesi, come sintetizza brutalmente un esponente di governo: "è il momento più difficile della nostra vicenda".
Per dirla in breve, anche a livello nazionale, state cercando un dialogo sotterraneo, con rappresentanti del mondo berlusconiano del calibro di Gianni Letta o Fedele Confalonieri, allora il dubbio risorge spontaneo, ma forse quella del Pd, attaccare unilateralmente solo uno schieramento come in questo caso il Movimento 5 Stelle, è sinonimo di paura? Ai posteri l'ardua sentenza. Alè
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