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domenica 26 giugno 2016

Stretta su ferie e malattia, ancora guai per gli statali

Stretta su ferie e malattia, ancora guai per gli statali



Tempi duri per i dipendenti della pubblica amministrazione. Dopo gli stipendi bloccati da anni e la pensione posticipata, è in arrivo un’altra batosta: ferie e permessi per malattia per gli statali funzionano solo a giornata e non ad ore. Non è quindi possibile utilizzarle come permessi per uscire prima o entrare dopo al lavoro. A fare il punto sulla questione è l'Aran, l'Agenzia che si occupa di pubblico impiego e che rappresenta il Governo nei tavoli con i sindacati. Nei mesi scorsi si era parlato della possibilità di spacchettare la “malattia” in ore, in modo da consentire le visite specialiste. Alla fine però non se ne è più fatto nulla: l’assenza deve durare tutto la giornata lavorativa è stata la decisione definitiva.

Anche per quanto riguarda le ferie, non ci sono buone notizie: l'amministrazione, se ne ha necessità, chiarisce l’Aran, può richiamare al lavoro il dipendente in villeggiatura, anche se deve rimborsargli il viaggio. Per sciogliere i dubbi ricorrenti tra i dipendenti pubblici, l’Aran ha confezionato una sorta di report dove, settore per settore, dai ministeriali agli insegnanti, indica tetti e vicoli in fatto di assenze.

L’argomento è sensibile. Il Governo è al lavoro per imprimere una stretta e cercare di rendere più difficile ai “furbetti” di fregare il sistema, come i furbetti del cartellino, i finti malati e l’utilizzo di altre scappatoie illecite. A farne le spese, però, rischiano di essere tutti i dipendenti statali, anche quelli onesti.

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