Un porno scandalo sul pm dei marò: "Che cosa faceva alle avvocatesse"
Censura e trasferimento d'ufficio al tribunale di Viterbo, dove farà il giudice: questo il provvedimento disciplinare che ha colpito il sostituto procuratore romano Franesco Scavo, 59 anni, titolare tra le altre delle inchieste sugli italiani sequestrati all'estero (per esempio seguì il caso di Greta e Vanessa), sui nostri marò e, per ultimo, sull'omicidio di Luca Varani da parte di Marc Prato e Manuel Foffo.
La decisione è arrivata dal Csm, che accusa Scavo di aver rivolto ad alcune avvocatesse e ad altre interlocutrici "apprezzamenti imbarazzanti a sfondo sessuale" nonché "vere e proprie avances". In un caso, si può leggere nel rapporto, gli approcci si sarebbero "tradotti anche in repentini palpeggiamenti in ufficio davanti alla porta di collegamento con la segreteria". I fatti contestati risalirebbero a un periodo compreso tra il 2009 e il 2011.
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