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martedì 24 maggio 2016

"Surreale, demenziale, peccato mortale" Così Mentana ha demolito la Boschi

Mentana, che mazzata alla Boschi: "Demenziale, surreale, peccato mortale"



Surreale, demenziale, peccato mortale. Non va leggero Enrico Mentana nel commentare la polemica sulle parole di Maria Elena Boschi. Quel suo "i veri partigiani al referendum voterebbero sì" ha esposto la ministra delle riforme al fuoco di fila della sinistra più dura e pura. Su Facebook, il direttore del TgLa7 non si schiera né con l'una né con gli altri. Semplicemente li demolisce entrambi, in un colpo solo.

Il post del direttore - "La discussione sui partigiani e il referendum costituzionale è surreale - esordisce Mentana nel suo post su Facebook -. Già dividersi tra Innovatori e Guardiani del tempio era insensato. Già cominciare lo scontro referendario più di cinque mesi prima del voto è demenziale. Ma ora è un peccato mortale della democrazia strapparsi di mano le icone sacre della sinistra e pretendere di dire come avrebbero votato quei grandi comunisti che non ci sono più, o da che parte devono stare i partigiani". Anche perché la maggior parte di quei partigiani oggi è morta. "Nei decenni ho conosciuto tante figure chiave di combattenti per la nostra libertà. Come ogni altro che lo ha fatto sono sicuro che molti di loro - se oggi fossero tra noi - direbbero no alla riforma Boschi, e non pochi altri la appoggerebbero. Ma sinceramente, 71 anni dopo quel 25 aprile che segnò la fine della guerra, che senso ha tutto questo?". "Sono gli italiani di oggi ad essere chiamati a scegliere su leggi fondamentali della loro vita comune - conclude Mentana -. La stragrande maggioranza non ha più nessun legame con l'antica sinistra italiana, le sue luci, le sue paranoie, i suoi odi insanabili. Semmai un simile virulento scontro politico-ideologico-identitario avrà l'effetto di tenerla lontana dalle urne di un referendum che ogni giorno di più (e ne mancano ancora 150) sembra allontanarsi dalla sua stessa sostanza".

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