Novità su tasse, pensioni e bollo auto. L'idea di Renzi per spennarci ancora
Nel marasma di argomenti che vengono fuori ogni volta che Matteo Renzi fa una diretta video su Facebook, nell'ultima occasione sono spuntati un paio di macigni che faranno discutere. Renzi ha affrontato il tema rovente delle pensioni, surriscaldato dall'arrivo in questi giorni delle buste arancioni dell'Inps, oltre che dalle parole del presidente dell'istituto di previdenza, Tito Boeri, che ha profetizzato per i nati negli anni Ottanta almeno quarant'anni di lavoro e il raggiungimento della pensione non prima dei 75 anni. Ora sulle pensioni potrebbe arrivare l'ennesima riforma, come ha accennato Renzi: "Interverremo nella legge di stabilità del 2017. Quello su cui stiamo lavorando è creare un meccanismo, si chiamerà Ape - ha aggiunto il premier - c’è già il simbolo, il nome, ne abbiamo parlato con l’Inps e sarà lo strumento in vigore con la legge di stabilità del 2017 con cui chi vorrà potrà anticipare con una decurtazione economica l’ingresso in pensione solo un certo periodo di tempo. L'operazione - ha concluso - va incontro ai nati tra il '51 e il '53". Prima che il progetto veda la luce, però, Renzi ha intenzione di confrontarsi con i sindacati e i datori di lavoro, ma dovrà fare i conti anche con l'Europa e i vincoli di bilancio da rispettare.
Tasse - A proposito di pressione fiscale, Renzi si è vantato di aver ridotto le tasse negli ultimi due anni, anzi di aver intenzione di continuare a ridurle ancora. Peccato però che la voglia di abbassare le imposte gli sia passata non appena un utente gli ha lanciato la proposta di eliminare il bollo auto, aumentando però le accise sul carburante. L'aumento "ragionevole" delle tasse sulla benzina secondo Renzi: "Non è una cattiva idea". Passa poco e un altro utente su Twitter ha bacchettato il premier: "Aumentare le accise? Ma se nel 2014 avevi promesso di abolirle...". Renzi se ne sarà dimenticato, i suoi elettori evidentemente no.
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