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martedì 31 maggio 2016

L'ex moglie di Paolo e quella casa: un grosso casino a casa Berlusconi

Mega-villa a Cannes coi soldi di Silvio


di Lucia Esposito


Succede spesso, quasi sempre, quando una coppia scoppia: finisce il matrimonio e iniziano le liti. Se di mezzo ci sono tanti soldi e tante case la faccenda si complica, ma se uno dei coniugi si chiama Berlusconi, la faccenda diventa una notizia. La storia che ricostruiamo è finita davanti al Tribunale civile di Milano e sarà il giudice a stabilire da che parte sta la ragione. I fatti sono questi: nel 2007 la signora Antonella Costanzo, ex seconda moglie di Paolo Berlusconi (da cui si era separata nel 1993 e aveva divorziato nel 2004 mantenendo sempre buoni rapporti) si innamora della meravigliosa villa “La Lampara” a Cannes. Non una casa qualunque, ovviamente. Ma una delle più affascinanti dimore della Costa Azzurra, cinquecento metri quadrati e oltre duemila di giardino a due passi dalla Croisette. Divisa in diversi appartamenti indipendenti, fu costruita dal marchese George De Cueves, marito di Margaret Rockfeller, acquistata negli anni da diverse famiglie nobiliari, viene quindi comprata dalla Costanzo nel 2007. La ex signora Berlusconi non dispone del denaro contante e chiede un prestito iniziale di 6 milioni di euro al Monte dei Paschi di Siena reso disponibile con un’apertura di credito.

Silvio Berlusconi fa da garante fino a 8,8 milioni. «Il mio ex cognato fu molto gentile, mi incoraggiò ad acquistare la magione dicendo che era un buon affare e firmò la fideiussione. Con lui ho sempre avuto e negli anni ho mantenuto ottimi rapporti», spiega adesso la signora. Antonella diventa proprietaria della villa da sogno, comincia a restaurarla e ricorda: «Il mio ex cognato mandò perfino i suoi giardinieri a Cannes per aiutarmi a sistemarla». Passano gli anni e quel prestito viene quasi dimenticato, è come se non fosse mai stato erogato. La signora non paga la rata, la banca non si fa viva. Ma gli interessi nel frattempo lievitano. Fino al 2015, quando Mps esce dallo strano letargo e informa la signora Costanzo che il debito è arrivato a nove milioni. «In tutti questi anni non avevo saputo nulla. Il fatto che ci fosse la garanzia di Silvio Berlusconi evidentemente tranquillizzava la banca. Con la sua fideiussione si sentivano tutti sicuri». Cosa succede? Otto anni dopo l’apertura di credito, la banca ottiene dal Tribunale un decreto ingiuntivo contro la signora. Risultato: l’incantevole villa viene ipotecata e con essa diverse case di proprietà dei due figli Davide e Nicole (33 e 28 anni) di cui la ex seconda signora Berlusconi è solo usufruttuaria. Viene pignorato anche il conto corrente che Antonella condivide con la figlia. «Mi ritrovo così senza alcuna disponibilità economica. La cosa incredibile è che quei soldi sono, erano, anche di mia figlia».

Dagli agi e dai lussi di un tempo la signora si ritrova in una situazione finanziaria precaria. Il suo avvocato Piero Giuliani, del Foro di Milano, presenta un ricorso di opposizione al decreto ingiuntivo. «La signora durante tutti questi anni risulta non essere stata adeguatamente informata sulle voci che costituiscono l’esatta esposizione del proprio debito a mezzo notifica di relativi estratti conto come peraltro previsto dalla legge. Ma quand’anche recapitati e conosciuti dall’interessata, gli estratti conto sarebbero risultati difformi dall’effettiva esposizione in quanto nei medesimi sarebbero stati conteggiati interessi anatocistici (gli interessi sugli interessi, ndr) successivamente oggetto di formale rinuncia da parte della banca in sede di giudizio di merito». L’avvocato Giuliani inoltre sottolinea come la signora non possa essere accusata di aver fatto il passo più lungo della sua gamba: «La mia assistita sostiene che se non avesse avuto le garanzie e le rassicurazioni da parte dell’ex cognato, non si sarebbe lanciata nell’acquisto».

La trama di questo pasticcio familiare e giudiziario si complica. Il 30 dicembre 2015 Silvio paga 7,550 milioni. Di fatto cancella il debito di Antonella con la banca (che nel frattempo, come detto, aveva rinunciato agli interessi anatocistici). Ma ecco che arriva un colpo di scena. Silvio si trasforma da garante a creditore anche procedente nei confronti della ex cognata. All’inizio del 2016, si surroga legalmente nei diritti e nelle azioni esercitate dalla banca. Compreso il pignoramento dei conti correnti. La surroga è una brutta parola tecnica per dire che Silvio diventa il creditore della sua ex cognata. Al posto della banca adesso c’è lui. E i soldi Antonella deve restituirli all’ex cognato. «Ho cercato in tutti i modi di mettermi in contatto con Silvio. Sono pronta a parlargli, a trovare un accordo perché trovo assurdo che lui accetti che persino sua nipote abbia il conto pignorato e venga coinvolta nella vicenda. Sono pronta anche a dargli la villa di Cannes ma a una condizione: che vengano cancellate le ipoteche per un importo complessivo di 32 milioni che il mio ex marito ha messo sulla villa dei miei figli in Sardegna per ottenere dalle banche finanziamenti in proprio e alle sue società. Non mi sembra giusto che i due ragazzi siano privati di quella proprietà a loro regalata dal padre in seguito agli accordi presi in sede di separazione. Credo che dietro il muro di Silvio ci sia il mio ex marito che si è messo di traverso contro di me», spiega la signora. Uno sfogo che trova eco nella precisazione dell’avvocato Giuliani: «La signora Antonella Costanzo dovrà difendersi nel procedimento avviato dal suo ex marito che chiede la revoca dell’assegno di mantenimento per i due figli».

Antonella precisa che l’assegno era stato quantificato considerando la contestuale donazione del padre ai figli della villa in costa Smeralda, successivamente gravata da ipoteche. Antonella non nasconde la sua delusione e aggiunge: «Paolo mi ha sempre versato l’assegno divorzile, settemila euro al mese al netto della tassazione, con un bonifico bancario. Ma da quando il conto è pignorato io quei soldi non posso usarli».

Sulla revoca dell’assegno di mantenimento per i figli, la prima udienza è fissata all’inizio di giugno. Per quanto riguarda il giudizio sul pagamento dell’importo finanziato per l’acquisto della villa di Cannes che vede come controparte anche Silvio Berlusconi, la decisione arriverà presumibilmente entro la fine dell’anno. Il giudice emetterà la sua sentenza. Una sentenza che, forse, scriverà anche il finale di questa storia triste come quasi tutte quelle che cominciano quando finisce un matrimonio.

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