Equitalia, la mossa geniale: così il Fisco incasserà di più
di Tobia De Stefano
Premessa. Se un’agenzia dello Stato decide di prolungare gli orari di apertura, prevedere delle «corsie preferenziali» per gli ultra-sessantacinquenni e lanciare uno «Sportello» per le partite Iva in difficoltà diventa difficile parlarne male. Ma trattandosi della società che esercita la riscossione dei tributi su tutto il territorio nazionale, Sicilia esclusa, con qualche precedente di «cattiva» gestione del servizio, il pensiero malizioso viene spontaneo. L’obiettivo è portare a casa più denaro possibile.
Motivazioni a parte, le novità previste dall’amministratore delegato Ernesto Maria Ruffini avranno di certo una serie di effetti benefici. Resteranno aperte (fino alle 15.15 anzichè alle 13.15), infatti, le sedi che registrano una più alta affluenza di contribuenti. E quindi una riduzione dei tempi di attesa per le possibili file sembra probabile. L’orario lungo partirà da oggi presso gli sportelli di Roma (via Colombo, via Togliatti, via Aurelia), Napoli (Corso Meridionale), Milano (viale dell’Innovazione, via San Gregorio) e Torino (via Alfieri). E del resto i numeri dicono che nel 2015 le persone che si sono rivolte ai 203 sportelli di Equitalia presenti in tutte le regioni sono aumentate del 10%.
Ma non solo. Perché la strategia di Ruffini punta su due gambe. Quella tradizionale, appunto, con gli sportelli fisici, e quella 2.0. Che si svilupperà anche con la piattaforma unica. Un applicativo informatico grazie al quale in ogni ufficio d’Italia gli operatori del front office potranno fornire velocemente risposte e soluzioni anche ai contribuenti che risiedono in un’altra città. E ovviamente le facilitazioni riguarderanno anche chi deve solo pagare. Come? Si potrà onorare le cartelle da casa, comodamente, con il proprio servizio di home banking o direttamente sul sito www.gruppoequitalia.it.
L’area riservata, comunque, non serve solo a pagare. Sul sito è possibile verificare la propria situazione debitoria e le eventuali procedure di riscossione in corso, presentare richieste di rateizzazione fino a 50 mila euro e sospendere la riscossione nei casi previsti dalla legge.
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