Bertolaso verso il ritiro, Berlusconi indeciso tra Meloni e Marchini
di Paolo Emilio Russo
Qualcosa si muove. Controvoglia, cambiando spesso idea, ma il Cavaliere si è convinto che sarebbe sbagliato «regalare una vittoria a chi non se lo merita» e sembra disposto a riaprire i tavoli con gli alleati - o ex - di centrodestra. Ciò non significa arrendersi, però, o, peggio, mettere Forza Italia in condizioni di dover rinunciare alla sua golden share, specie ora che le elezioni Politiche sembrano meno lontane di un tempo. Si tratta di capire se il “piano b” sia quello di far convergere i voti azzurri sul “civico” Alfio Marchini e ricucire col centro o agganciare i “lepenisti” di Lega e Fdi e riagguantare il Pd nei sondaggi.
Così a a Matteo Salvini che si offre pubblicamente di «mediare» e «vedere Silvio Berlusconi quando vuole», per ribadirgli che «l’unica candidatura vincente è quella di Giorgia Meloni», risponde seccamente la portavoce azzurra, Deborah Bergamini: «Facciamo fatica a capire cosa ci sia da mediare; noi abbiamo rispettato la parola data e gli accordi presi, mentre lui e Meloni no...». Proprio in quello stesso momento Guido Bertolaso, il candidato ufficiale degli azzurri, che da ieri ha avviato la campagna di affissioni, confermava di voler «restare in campo», anche se, lontano dai riflettori, avrebbe dato la sua disponibilità a ritirarsi in caso di richiesta del Cavaliere.
Ma la novità è che pure Alfio Marchini, candidato civico, che da giorni sta lavorando ad aggregare il centrodestra, si è scagliato contro il leader del Carroccio: «Berlusconi non mi sembra abbia bisogno di badanti, anche perché, a differenza di Salvini, nella sua vita ha dimostrato di saper vincere...», ha dichiarato l’ingegnere-imprenditore, candidato “civico”, ma sostenuto da Udc e Ncd. Da giorni Marchini lavora per “spostare” Forza Italia sul proprio progetto, nel quale vorrebbe coinvolgere anche La Destra di Francesco Storace. Insieme i tre potrebbero superare il 20%.
Ignazio La Russa, dirigente di Fdi, però va in pressing: «Ritirare Bertolaso e convergere tutti su Meloni? Sarebbe un colpo di buon senso». L’ex ministro della Gioventù dovrebbe arrivare agevolmente al ballottaggio. Frena, confermando però che qualcosa si muove, l’ex an, vicepresidente del Senato di Fi, Maurizio Gasparri: «Il quadro non cambia, c’è pressione per dire di non sprecare le forze, ma Bertolaso è in campo e Berlusconi ritiene che sia la soluzione migliore». «L’unità è auspicabile, ma potrebbe pure essere su Bertolaso», aggiunge. Quest’ultimo, però, anche a causa del ritardo nelle affissioni - mentre Meloni e Marchini hanno tappezzato da giorni la città - nei sondaggi resta indietro, circa all’8%. Con queste previsioni, gli azzurri nella Capitale avrebbero addirittura avuto difficoltà ad individuare candidati per il consiglio comunale. Una cosa è certa: l’ex premier prima di riaprire la partita-Roma vuole chiudere quella sulle altre città, specie Napoli, dove Gianni Lettieri ancora aspetta. In bilico - con meno speranze di successo - anche Torino, Bologna e Novara. «Io e Berlusconi ci vedremo dopo lunedì», annuncia Salvini. Che avrebbe già dalla sua una fetta importante di Fi.
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