Equitalia cambia le cartelle esattoriali: troppo complicate
Se ne sono accorti dopo anni. Che spesso, il cittadino, davanti a quei fogli bianchi e azzurri che gli chiedono di pagare, ci capisce poco o niente. Non capisce a chi debba pagare, per quale ragione, e talvolta persino quanto. Così Equitalia, il cui contratto per la riscossione delle entrate tributarie dei Comuni scade il prossimo 30 giugno, sta mettendo mano alle cartelle esattoriali. Per renderle più comprensibili da parte di chi le riceve a casa. L'annuncio lo ha dato ieri in commissione Finanze lo stesso amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini. Un nuovo modello più chiaro in cui il cittadino possa comprendere da solo i motivi della cartella, senza dover ricorrere a un avvocato o a un commercialista. La nuova formula conterrà inoltre le motivazioni esatte della pretesa creditoria. Spesso Equitalia - ha spiegato l'ad - "sa di dover riscuotere una certa somma, ma non sa con esattezza la motivazione sottesa alla richiesta di pagamento" emessa da parte dell'ente creditore.Per questo, la qualità delle informazioni "è fortemente influenzata da elementi di criticità". Difficoltà che si verificano soprattutto con enti impositori diversi dalle agenzie fiscali ed enti previdenziali.
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