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sabato 12 marzo 2016

"Io con la Meloni? Piuttosto..." La bomba di Bertolaso: cosa farà

Guido Bertolaso: "Io con la Meloni? Mai, piuttosto l'Africa. Con meno di 10mila voti mi ritiro"



"Sono disposto ad un passo indietro, se alle consultazioni di domenica ci sarà una affluenza bassa o se dovessero prevalere i No rispetto al mio nome e alle mie proposte. Credo che una affluenza sotto i diecimila possa essere considerata non soddisfacente". Parola di Guido Bertolaso, il candidato sindaco di Forza Italia a Roma per cui oggi e domani gli azzurri hanno organizzato consultazioni nei gazebo della Capitale. Sull'ex capo della Protezione civile pende la sfiducia del leghista Matteo Salvini, mentre Fratelli d'Italia ufficialmente lo sostengono pur stando alla finestra per l'eventuale candidatura in extremis di Giorgia Meloni. "Quelle che facciamo noi però sono primarie vere, con persone vere. Tutto in modo trasparente. Il Pd ci ha messo tre mesi a farle, la Lega tre settimane e nessuno ha potuto controllare le schede - ha proseguito Bertolaso, intervistato ad Agorà su Raitre -. Io sono interessato ad avere l'appoggio dei cittadini romani, non dei partiti di centrodestra".

"Io con la Meloni? Piuttosto..." - Intanto Silvio Berlusconi continua a blindarlo ma avrebbe già pronta una mossa per salvarlo: creare un "ticket" proprio con la Meloni, a cui anche Salvini non direbbe no. A dire no, però, è lo stesso Bertolaso, e molto bruscamente. Intervistato dal Tempo, chiarisce subito: "Non farò il suo city manager. Non credo che sarei all'altezza di fare l'assistente di una persona che ha capacità di poter lavorare da sola con la sua squadra e il suo partito. Preferirei a questo punto eventualmente dare una mano, nella costruzione del programma, della campagna elettorale, ma poi la mia strada sarebbe sicuramente diretta verso altre mete". Dove? Il bivio è chiaro: "O verso il Campidoglio o verso l'Africa, la Turchia, la Grecia. Questa è l'altra cosa che destabilizza i politici. Questi se non vanno in Campidoglio dove vanno? Io ho mille interessi, quattro lauree, ma soprattutto sono un medico. Mi interessa molto di più salvare la vita di un bambino che avere l'appoggio di alcuni partiti".

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