Quattro Paesi con l'Ungheria: nuovo muro e sfida a Berlino
A pochi giorni dal Consiglio Ue che giovedì e venerdì discuterà di rifugiati e Brexit, i leader del Gruppo di Visegrád si sono riuniti a Praga allargando il tavolo a Bulgaria e Macedonia. Visegrád, come ricorda il Corriere della Sera, era l'alleanza nata nel 1991 per tracciare una via comune dell' ex blocco sovietico all' integrazione comunitaria. Oggi i premier di Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca serrano i ranghi sotto leadership di segno sempre più autoritario - Budapest e Varsavia - in opposizione alle aperture tedesche sulla crisi dei rifugiati e al programma di redistribuzione dei richiedenti asilo sostenuto da Bruxelles.
"La Grecia ha fallito nella difesa dei confini Schengen dall' immigrazione di massa, quindi dobbiamo attuare un piano B con la costruzione di un muro a Sud" ha dichiarato il premier ungherese Viktor Orbán. La nuova barriera dovrebbe sigillare le frontiere di Macedonia e Bulgaria per frenare gli ingressi dalla Grecia e limitare il flusso che risale i Balcani verso Nord, nel caso in cui Atene non rispettasse l' ultimatum di tre mesi lanciato dalla Ue: rafforzamento dei confini esterni o sospensione dell' area di libera circolazione di Schengen.
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