Fino a 100 euro non è corruzione. Come e quando puoi pagare un agente
Non si commette reato se si offre a un pubblico ufficiale una banconota da 100 euro. Non può bastare una cifra così bassa perché si possa parlare di corruzione, almeno secondo i giudici della Cassazione. In una sentenza del 19 gennaio (la n.1935), un automobilista è stato assolto dall'accusa proprio di corruzione perché, dopo essere stato trovato alla guida in stato di ebbrezza, aveva provato a evitare la multa offrendo all'agente del posto di blocco un biglietto da 100 euro. Niente carcere per l'automobilista, perché secondo i giudici quella cifra non può provocare nel pubblico ufficiale un concreto ed effettivo turbamento e spingerlo a chiudere un occhio. Secondo la sentenza quindi, il valore di una cifra in denaro non può essere considerata in relazione alla capacità di reddito. Resta un mistero però quale debba essere la quantità di denaro necessaria perché si possa parlare di corruzione davanti a un pubblico ufficiale. E secondo l'originale sentenza della Cassazione, oltre alla taccagneria, anche lo stato di ebbrezza potrebbe salvare l'aspirante corruttore dalla galera. L'automobilista assolto, infatti, è stato ritenuto incapace di intendere e volere quando è stato fermato dal posto di blocco. Quel suo gesto di accompagnare ai documenti anche una banconota da 100 euro potrebbe essere stato involontario e irrazionale.
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