La profezia del politologo: Renzi trema. Ecco chi è l'uomo che gli fregherà il partito
Quello che sembrava un semplice appello all'unità della coalizione di centrosinistra, potrebbe essere invece il preludio per un nuovo regolamento di conti tra il Pd e la galassia dei partitini di sinistra che amministrano ancora medie e grandi città. Mercoledì 9 dicembre, su Repubblica è apparso l'appello dei sindaci Giuliano Pisapia, Massimo Zedda e Marco Doria allarmati del pericolo di sconfitta alle prossime elezioni comunali: "per impedire che vincano la destra e il populismo". I tre sindaci sembrano poco impressionati dagli ultimi sondaggi che darebbe anche il Movimento Cinquestelle in forte ascesa, un fenomeno che da più parti è letto come traino per le successive Politiche. Una svista sottolineata anche dal politologo Gianfranco Pasquino sul Fatto quotidiano che interpreta quella lettera come una sorta di autocandidatura di uno dei firmatari: "Il protagonista pare il sindaco di Milano Pisapia. Più d'uno - dice Pasquino - pensa che, pure essendo di Sel, stia pensando di scalare il Pd, o comunque a un percorso da leader del centrosinistra. E l'insistenza sulla candidatura della sua vice Francesca Balzani ne sarebbe la dimostrazione". Pasquino è convinto che la carriera politica di Pisapia non si fermerà all'esperienza di palazzo Marino: "Non è uno qualsiasi - dice il professore - È bravo, competente. Se punta a un 'destino nazionale', per dirla in termini gollisti, non può cercare da solo di ritagliarsi una nicchia nella sinistra, di fare il capo-corrente. Deve fare il capo e basta. Insomma - chiarisce Pasquino - sostituire Renzi. Dovrebbe puntare a fare il segretario del partito e il candidato premier".
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