Ignazio Marino si è dimesso, toto-nomi a Roma: chi si candiderà a sindaco
Ignazio Marino si è dimesso. Roma tira un sospiro di sollievo. Ma guarda anche al futuro, tanto che sono già iniziate le indiscrezioni e le ipotesi su chi potrebbe occupare la poltrona lasciata vuota al Campidoglio (indiscrezioni e ipotesi che, in verità, proseguivano da tempo, da prima che Marino ufficializzasse il suo ineludibile destino: andarsene). Ciò che ora accadrà a Roma è chiaro: si va alle urne, probabilmente nella primavera del 2016 e, va da sé, si fanno i nomi dei possibili candidati alla poltrona di sindaco capitolino.
Sinistra - Si parte dal Pd, dove si fanno i nomi del prefetto Franco Gabrielli (commissario de facto di Marino), di Francesco Rutelli (per un clamoroso e improbabile bis) e anche di Walter Veltroni, che al pari di Rutelli è già stato sulla poltrona più alta del Campidoglio. Ma i democratici potrebbero puntare anche su Matteo Orfini, commissario per Roma e assai gradito a Matteo Renzi, o Roberto Giacchetti, altrettanto gradito al premier.
Grillini - Ma ora come ora, i grandi favoriti per la corsa al Campidoglio, potrebbero essere i grillini, in grado di "godere" dei disastri di Marino e della disgregazione della destra, che dopo Gianni Alemanno (anche lui assai criticato e ben poco popolare) non è riuscita ad esprimere un candidato valido. Per i pentastellati si parla di Alessandro Di Battista, candidato ideale e molto "gradito". Lui tempo fa aveva smentito l'ipotesi, ma la "manina" di Beppe Grillo potrebbe spingerlo in corsa: suo il nome adatto per raccogliere il "seminato" delle disastrose precedenti amministrazioni.
L'outsider - Il nome più caldo per la prossima tornata elettorale, insieme a quello di "Dibba", è infine quello di Alfio Marchini, che nel 2013 si candidò da indipendente ed ottenne un significativo 10 per cento. Marchini, si dice, potrebbe essere interessato anche al palcoscenico della politica nazionale, ma dopo il crollo di Marino avvenuto prima del previsto potrebbe anche tornare sui propri passi e ritentare la corsa capitolina, dove con buona probabilità potrebbe essere appoggiato anche dal centrodestra. Infine, una suggestione, sempre a destra: Giorgia Meloni. Romana e popolarissima, potrebbe anche farsi ingolosire dalla corsa al Campidoglio, dove con l'appoggio del centrodestra avrebbe grosse, grossissime, possibilità di spuntarla.
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