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venerdì 30 ottobre 2015

Guardare la televisione vi uccide L'allarme: otto patologie mortali...

Guardare la televisione uccide: cresce del 47% il rischio di contrarre patologie mortali




Cancro, infarto, ictus, polmonite, diabete, influenza, malattie al fegato, e anche il morbo di Parkinson. Ogni volta che guardiamo la tv per ore e ore aumentiamo la probabilità di ammalarci di una di queste patologie mortali. Una nuova ricerca pubblicata sull'American Journal of Preventive Medicine, ha rivelato che la posizione in cui fruiamo del piccolo schermo, in estrema sintesi, può portare alla morte.

L'analisi - Gli esperti del National Cancer Insitute del Michingan hanno monitorato 221 mila persone sane di età compresa tra i 50 e i 71 anni. Il risultato emerso ha confermato i sospetti: le persone che guardavano la tv per 3-4 ore al giorno hanno il 15% in più di probabilità di morire per qualsiasi causa rispetto a coloro che invece ne hanno passato solo un'ora. E la situazione è ancora più grave se si pensa che per coloro che la guardavano per più di 7 ore al giorno la percentuale sale fino al 47%. Gli esperti però non si sono basati solo sul tempo passato in poltrona ma hanno considerato anche le cattive abitudini (dal fumo all'alcool fino all'alimentazione) che le persone avevano. Nonostante questi vizi, il rischio di ammalarsi non cambiava in presenza della sedentarietà.

Lo sport non aiuta - Le persone che guardavano la tv non riuscivano nemmeno a trarre beneficio dall'attività fisica. "Sapevamo che guardare la tv nel tempo libero è l’abitudine prevalente collegata all'essere sedentari e anche se abbiamo dimostrato che l'esercizio fisico non ha eliminato completamente i rischi associati con la visione prolungata del piccolo schermo, certamente per coloro che vogliono limitare l’immobilità nella loro giornata, l’esercizio fisico dovrebbe essere la prima scelta", ha affermato la dottoressa Sarah K. Keadle, autrice principale dello studio. I ricercatori hanno sottolineato però che i risultati potrebbero essere applicati anche alle ore passate alla guida, a chi sta sempre seduto mentre lavora o predilige attività sedentarie nel tempo libero come stare davanti a tablet o computer.

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