Calciopoli, il retroscena della Gazzetta dello Sport: Tavecchio farà causa ad Agnelli per il ricorso al Tar
La guerra a carte bollate tra la Federcalcio e la Juventus potrebbe presto conoscere una nuova battaglia. Il presidente federale Carlo Tavecchio, secondo quanto anticipa la Gazzetta delo Sport, sta per portare in tribunale il club bianconero con un'importante richiesta di risarcimento danni. Sul tappeto è ancora la questione "Calciopoli" ad agitare gli animi, dopo che nel novembre 2011 la Juve di Andrea Agnelli aveva presentato al Tar una richiesta di risarcimento danni valutati in 443 milioni di euro contro la Federcalcio per le questioni del 2006. Quella decisione era stata già bollata da Tavecchio come inopportuna, anzi la classificò come "lite temeraria". Dopo la sentenza della Cassazione del marzo 2015 e le successive motivazioni, arrivate in estate, la responsabilità dei dirigenti juventini dell'epoca è stata confermata, con relative condanne e sopraggiunte prescrizioni.
I tentativi - Nel corso dei mesi sia Tavecchio che Agnelli hanno avuto più di un'occasione per ricucire, per chiarire e magari per sotterrare l'ascia di guerra. Il momento più propizio è sembrata la finale di Coppa Italia, vinta dalla Juve contro la Lazio. Ma le posizioni non si sono mai avvicinate sul serio.
La lettera - Nei giorni scorsi poi, aggiunge il quotidiano sportivo, è spuntata la lettera che Agnelli ha scritto agli azionisti bianconeri prima dell'assemblea del prossimo 23 ottobre, nella quale si parlava di: "realtà che hanno saputo con scaltrezza generare il consenso di un sistema autoreferenziale", e l'auspicio che si arrivi alla fine del prossimo anno; "a un'accelerazione della spinta riformatrice nelle componenti costitutive del calcio italiano favorendo il naturale ricambio degli uomini". Tutto per: "non passare altri cinque anni a elencare quello che si dovrebbe fare, ma nessuno fa".
La reazione - Sarà stato anche quell'ultimo passaggio della lettera di Agnelli a far saltare la mosca al naso di Tavecchio. In via Allegri, sede della Figc, si parlerebbe di: "Fastidio" del presidente che ha dato mandato all'avvocato Medugno di studiare, scrive la Gazza: "come e con che formula difendere presso la Juventus gli interessi della Federcalcio".
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