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giovedì 3 settembre 2015

Pensioni, cala la mannaia dell'Inps: chi dice addio alla quattordicesima

Pensioni, addio quattordicesima per 50mila anziani: cala la mannaia dell'Inps




Una pessima "sorpresa" di fine estate per 50mila pensionati: addio alla quattordicesima, perché non ne hanno più diritto. Un agosto nero, dunque, per le migliaia di anziani che ormai da otto anni ricevevano la mensilità extra. L'Inps infatti, dopo un primo rinvio a luglio, ha deciso di sospendere gli assegni poiché da una verifica "non risultano avere i requisiti reddituali per accedere al beneficio".

La storia - La vicenda affonda le sue radici nel 2007, quando il governo istituì la quattordicesima mensilità per alcuni pensionati. L'assegno riguardava una esigua minoranza, si trattava di una integrazione per chi ha un reddito basso, inferiore ai 9,786 euro, e almeno 64 anni di età. La mensilità andava dai 300 ai 500 euro. Ma come detto, a luglio 2015, la brutta sorpresa: circa 80mila pensionati non hanno ricevuto l'assegno. Si parlò di motivi tecnici. L'Inps, si è poi letto, avrebbe avuto problemi al sistema informatico, e gli aventi diritto avrebbero dovuto produrre di nuovo la documentazione.

Le segnalazioni - Si arriva dunque agli ultimi giorni, quando giornali e sindacati hanno ricevuto la segnalazione di anziani che hanno compilato il modulo richiesto ai Caf, senza però, comunque, ricevere l'assegno. Secondo l'Inps si tratta di una minoranza. L'istituto ha riconosciuto che a luglio erano già state erogate 1,9 milioni di quattordicesime, contro le 2,2 milioni del 2014. La differenza si spiega con "l'assenza di reddito dichiarato dal 2012 in poi". Si trattava di 183mila pensioni, escluse per mancanza di dati, e poi esaminate in luglio. A settembre l'assegno è arrivato a 104mila pensionati, per i quali "erano presenti le dichiarazioni reddituali del 2012 o 2013, ma non erano ancora elaborate". Si trattava, dunque, delle vittime dell'errore.

I rimanenti "50mila" - La vicenda prosegue. Gli 80mila rimasti senza assegno sono stati invitati a presentare il modello Red alla sede Inps locale. Di questi, fino a poche ore fa, circa 26.300 hanno passato l'esame e riceveranno l'assegno". Ma "le rimanenti 50mila posizioni - spiega l'Inps -, non risultano avere i requisiti reddituali per accedere al beneficio". Niente più assegno, dunque, per 50mila persone, salvo errori nel delineare la platea interessata. L'Inps, da par suo, si dice disponibile a valutare ogni possibile "caso isolato di mancata riscostruzione" del reddito.

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