Volkswagen e scandalo diesel l'annuncio: "11 milioni di auto coinvolte. Ci saranno conseguenze sul personale". L'ad Winterkorn rischia
Sono 11 milioni i veicoli Volkswagen nel mondo coinvolti nello scandalo dei motori diesel. Lo riferisce il gruppo automobilistico, aumentando così i timori che il "trucchetto" anti-inquinamento sia stato applicato non solo negli Stati Uniti, dove il caso è scoppiato e porterà al ritiro di 500mila auto e, probabilmente, a una maxi-multa da 18 miliardi.
Tesoretto da parte - Proprio per questo il colosso tedesco, che vede la sua leadership mondiale messa a rischio da Toyota e General Motors, ha annunciato che accantonerà 6,5 miliardi di euro nel terzo trimestre, per finanziare le misure necessarie a recuperare la fiducia dei clienti. Inoltre il gruppo rivedrà l'obiettivo di utile per l'esercizio in corso dello stesso ammontare.
Rotoleranno teste - "Sono sicuro che ci saranno, alla fine, conseguenze sul personale, non c'è dubbio", è il commento del membro del consiglio di sorveglianza di Volkswagen, Olaf Lies, parlando alla radio tedesca Deutschlandfunk. Mentre le azioni della c
asa automobilistica sono scese questa mattina a un nuovo minimo in 3 anni, dopo il tonfo di ieri di circa il 19%, il consiglio di sorveglianza di Vw è stato convocato per domani, mercoledì 23 settembre, per una riunione straordinaria che vede la crisi del gruppo all'ordine del giorno.
L'ad Winterkorn cacciato? - Il board completo si vedrà venerdì, teoricamente per rinnovare il mandato dell’amministratore delegato, Martin Winterkorn, fino alla fine del 2018. Alcuni analisti suggeriscono tuttavia che Winterkorn, che ha di recente vinto una lotta al vertice di Vw con l'estromissione del presidente di lunga data Ferdinand Piech, dovrà dimettersi per lo scandalo. Secondo Arndt Ellinghorst, analista di Evercore Isi, Winterkorn "deve dimettersi immediatamente" perché "o sapeva del procedimento negli Stati Uniti o non gli è stato segnalato e si dovrebbe chiedere il motivo".
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