Caivano (Na): Spazzatura, rischio epidemia, i cittadini implorano i loro diritti
Emergenza rifiuti a Caivano. I cittadini: "Respirare è un nostro diritto, imploriamo i nostri diritti, vogliamo respirare. Basta". Insomma, i caivanesi, non solo sono costretti a restare in città, perchè non possono permettersi una vacanza, in più, devono anche barricarsi in casa, a causa della puzza nauseabonda che prepotentemente sale fino alle finestre dei loro balconi. Assurdo. Siamo all'inverosimile.
Da una recente nota, il neo Sindaco, Simone Monopoli, fa sapere che questa situazione è una conseguenza dei precedenti governi. Basta puntare il dito. Si faccia il possibile e l'impossibile, per garantire almeno l'aria da respirare ai propri cittadini. La solita canzone stonata di chi preferisce attribuire colpe al passato, piuttosto che rimboccarsi le maniche, e fare.
Insomma, il sindaco Monopoli, applichi le penali alle ditte inadempienti. La gente è stufa. E' stanca, teme per la salute dei propri figli. Oggi, soprattutto oggi, non interessa sapere di chi è stata la colpa a monte, interessa respirare e soluzioni immediate. Anche Forza Italia, nel 2011, proprio quando il neo Sindaco Simone Monopoli era consigliere provinciale, sversò all'interno dei capannoni di Ambiente e Energia, circa 5.000 tonnellate di spazzatura, e quindi? Rievocare il passato è segno di debolezza. La campagna elettorale è finita il 13 giungo scorso. Si pensi al futuro dei caivanesi e dei più deboli, dai bambini agli anziani.
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