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giovedì 30 luglio 2015

Psicodramma democratico: Renzi ha salvato il governo ma perde faccia e mezzo Pd

Voto Azzollini, psicodramma Pd. Debora Serracchiani: "Brutta figura". Zoggia: "Renzi, con chi stai?"




"Francamente credo che ci dobbiamo anche un po' scusare, perché credo che non abbiamo fatto una gran bella figura". Le parole del vicesegretario del Pd Debora Serracchiani esprimo perfettamente lo psicodramma democratico vissuto oggi in Senato. Il voto segreto che ha respinto la richiesta d'arresto del senatore di Ncd Antonio Azzollini ha, forse, salvato il governo ma sicuramente ha creato altre crepe nel partito di Matteo Renzi, già poco in salute. A meno che, come sostengono molti nell'opposizione, non si tratti di una farsa, una commedia in cui c'è chi recita la parte di quelli cattivi (coloro che hanno votato per "salvare" Azzollini) e chi quella dei buoni, puri di spirito e un po' disgustati dalla solita politica (Serracchiani & co, appunto). 

La mail segreta di Zanda - Ad accendere la miccia è stata la mail che Luigi Zanda avrebbe mandato ai colleghi, martedì sera, per invitarli a votare no alla richiesta d'arresto nonostante in Commissione il voto del Pd fosse stato favorevole. Un dietrofront che non ha molte spiegazioni, se non tattiche. "Se il presidente Zanda l'ha scritta, ha scritto bene", è la risposta serafica di Azzollini.

La Serracchiani si vergogna - In una intervista video all'Unità online, dopo il voto, è arrivato il teatrale mea culpa della Serracchiani: "C'è stata una decisione presa da una commissione, i membri di quella commissione hanno indicato qual era secondo loro la strada da seguire, penso che in Aula si dovesse seguire quel percorso. Detto questo, sono convinta che i senatori, su un tema così complesso, abbiano fatto una riflessione profonda, studiato le carte, abbiano ritenuto in coscienza di votare. Credo però che a volte ci siano delle opportunità sulle quali una riflessione in più va sempre fatta".

"Renzi, con chi stai?" - Chiude il cerchio il dissidente Davide Zoggia: "Il voto dell'aula del Senato ha clamorosamente disatteso le indicazioni della commissione per le autorizzazioni a procedere. In particolare risulta disatteso il parere espresso dai membri Pd della commissione. È una scelta che stupisce e che inquieta. E lo dico io che sono un garantista. Oggi invece si ha la sgradevole impressione di una scelta presa sottobanco e di un successivo tentativo di smarcamento". Renzi con chi sta?, chiede Zoggia: con i membri della commissione, con Zanda o con la Serracchiani? Risposta impossibile: Renzi è uno, nessuno e centomila. 

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