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domenica 26 luglio 2015

PAGHEREMO UNA EURO-TASSA Monti e Berlino, il piano segreto

Unione europea, il piano di Schaeuble e Monti: una super euro-tassa




Una super euro-tassa per salvare l'Unione europea e l'euro. L'idea è del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e al dossier sta lavorando una commissione presieduta dal nostro Mario Monti. Detta così, mette paura e potrebbe essere la pietra tombale sulla fiducia degli europei in Bruxelles. Chi l'ha pensata, però, secondo quanto riferisce il giornale tedesco Der Spiegel, scommette proprio sul contrario: l'obiettivo è quello di trovare un tesoretto "autonomo", da affidare a un ministero creato ad hoc in grado di affrontare le emergenze e le situazioni di crisi in stile Grecia.

Perché sì - L'aspetto più positivo, sottolineano da Berlino, sarebbe quello di dare davvero una svolta alla impostazione dell'Unione europea. Gli Stati, accettando di fatto una tassa sovra-nazionale, imboccherebbero la strada della cessione di sovranità in una materia basilare come il fisco. Schaeuble, tra l'altro, interpreta questa proposta come un atto "distensivo" e di apertura, un concreto segnale di voler rendere l'Unione più solida e solidale.

Perché no - Il piano è complicato, ma Schaeuble, che avrebbe agito alle spalle della sua Cancelliera Angela Merkel, confida nell'appoggio di molti, a cominciare dal presidente francese François Hollande. Due le ipotesi percorribili: i Paesi chiamati al contributo (i 19 dell'Eurozona o tutti i 28 membri dell'Ue) potrebbero devolvere parte delle loro entrate da Iva e Irpef, oppure istituire una tassa autonoma. Da qui la ritrosia della Merkel e degli altri premier per una mossa ad altissimo rischio di impopolarità.

Le ipotesi - A guidare la task force che studia il dossier, come detto, è Mario Monti. C'è l'ex commissario europeo e premier filo-Troika a capo del "High level group on own resources", che riunisce 9 membri designati da Commissione, Europarlamento e Consiglio europeo al lavoro da mesi tra consultazioni e riunioni con commissioni parlamentari, istituzioni finanziarie, e cancellerie dell'Unione. Secondo Repubblica, due sarebbero le opzioni allo studio: ritoccare l'aliquota Iva destinata all'Europa dall'attuale 1% all'1,25% oppure rimodulare la Tobin Tax.

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