Torino, il Tar salva Sergio Chiamparino sulle firme false: ma otto consiglieri Pd rischiano
I giudici del Tar Piemonte hanno dichiarato inammissibili i ricorsi elettorali per le presunte firme false raccolte a sostegno della candidatura di Sergio Chiamparino alla presidenza della Regione Piemonte nel 2014. Il Tar ha accolto solo il ricorso contro la lista provinciale del Pd di Torino "Chiamparino presidente". Ai ricorrenti è stato concesso ai ricorrenti i termini per proporre querela di falso in sede civile. Respinti invece i ricorsi sulle altre tre liste presentati dalla ex consigliera leghista, Patrizia Borgarello.
A rischio - Sono otto i consiglieri regionali del Partito Democratico che rischierebbero, nel caso si arrivasse a un annullamento della proclamazione degli eletti nella lista provinciale torinese. I tempi però non sono brevi, visto il vincolo alla querela concesso dai giudici. Il giudizio amministrativo sarà quindi sospeso in attesa dell’esito di quello civile che dovrà accertare l’eventuale irregolarità delle firme a sostegno della lista. Solo dopo si potrebbe arrivare a un annullamento della proclamazione degli eletti nella lista provinciale. In bilico ci sono un assessore della giunta Chiamparino, Gianna Pentenero, il segretario regionale del partito nonchè capogruppo in Consiglio regionale, Davide Gariglio, il presidente del consiglio regionale, Mauro Laus, e altri sei consiglieri: Andrea Appiano, Nino Boeti, Raffaele Gallo, Elvio Rostagno e Daniele Valle.
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