Processo Yara, Massimo Bossetti "ha tentato il suicido in carcere. Aveva parlato con Marita degli amanti"
Sabato Massimo Bossetti "ha tentato di impiccarsi in cella". Nuovi, drammatici risvolti nel processo per l'omicidio di Yara Gambirasio, di cui l'operaio edile bergamasco è l'unico imputato. Secondo il suo legale Camporini, l'uomo avrebbe tentato il suicidio nel carcere di via Gleno, a Bergamo, dopo aver avuto un colloquio con la moglie Marita Comi: con ogni probabilità, i due avrebbero parlato delle relazioni extraconiugali della donna, diventate elemento "centrale" nell'impianto dell'accusa. I giudici hanno respinto la richiesta di approfondire il tema (le visite della Comi in un motel con due amanti sono successive alla morte di Yara), ma non è esclusa la possibilità che i due stessi amanti vengano sentiti in Aula come testimoni, per ricostruire il clima familiare di Bossetti. Il colloquio con la moglie, come spiega l'avvocato Camporini, "è stato tutt'altro che pacato, dai toni particolarmente accesi", e durante l'incontro con Marita Bossetti avrebbe più volte minacciato di togliersi la vita.
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