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martedì 30 giugno 2015

Tsipras, la dichiarazione di guerra: "Così la Merkel mi ha minacciato"

Grexit, Alexis Tsipras: "Risponderemo alle minacce. C'è la volontà di cacciare il governo, non di cacciare la Grecia dall'euro"




Al termine di una giornata di passione, la prima con le banche chiuse in Grecia, una giornata in cui sono crollate le Borse dell'Eurozona, il premier ellenico, Alexis Tsipras, ha parlato alla tv di Stato, facendo il punto sulla difficilissima situazione del Paese e, a cascata, del Vecchio Continente. "La grande folla radunata a Syntagma - ha esordito ci dà la forza. Con calma e compostezza affronteremo minacce e ricatti", ha detto il premier riferendosi al referendum di domenica con cui si deciderà se sottostare alla proposta di Bruxelles (in piazza Syntagma si è radunata la folla che voterà "no", bocciando le misure, come chiesto proprio da Tsipras). Il premier ha proseguito: "L'accordo non può colpire i pensionati. Abbiamo fatto quello che abbiamo potuto per raggiungere un accordo, ma l'obiettivo della controparte Ue era che adottassimo le loro posizioni".

La sfida totale - Il punto, per il premier greco, è che c'è non c'è una volontà da parte dei creditori di cacciare la Grecia dall'Eurozona, bensì ci sarebbe quella delle istituzioni continentali e di Angela Merkel di cacciare il suo governo di sostegno nazionale. E questo, dunque, il ricatto di cui parla Tsipras: "Volevano spazzare via la speranza, ma non credo che ci sia la volontà di cacciare via la Grecia dall'euro, perché un Paese in default ha dei costi altissimi". L'addio all'euro, dunque, sembra ore più vicino. "Se vincerà il no - ha sottolineato - diremo addio all'euro. I cittadini greci - ha proseguito - potranno sopravvivere anche senza il programma di aiuti". Il leader di Syriza ha poi spiegato che "maggiore sarà la percentuale del no al referendum di domenica, e maggiori saranno le armi del governo greco per rilanciare i negoziati". La sfida è totale, dunque. "La gente - ha concluso Tsipras - ha il diritto di scegliere il proprio futuro. Il popolo farà sentire la sua opinione sulle note questioni. La loro voce sarà ascoltata", ha promesso.

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