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domenica 3 maggio 2015

Feltri, lettera amara a De Bortoli: "Stai attento, sei inutile, gli ex sottoposti ti...". E poi cimiteri, veleni e Isis in redazione: un tornado

Vittorio Feltri, lettera amara a Ferruccio De Bortoli: "Stai attento, sei inutile, gli ex sottoposti ti scaricheranno"





Caro Ferruccio attento, preparati ai calci dei tuoi ex sottoposti. La letterina di saluti di Vittorio Feltri a Ferruccio De Bortoli somiglia molto a uno sfogo autobiografico, da ex direttore (di Libero e del Giornale) a ex direttore (del Corriere della Sera). "I giornalisti si sopravvalutano. I direttori, poi, si sentono investiti di una missione e pensano di essere chissà chi: dimenticano che il loro peso (momentaneo) è commisurato alla stazza della testata che guidano - spiega amaro Feltri sul Giornale -. Se ne ricordano soltanto quando, licenziati, verificano di non contare più nulla. I loro ex subalterni (perdonate il termine antipatico), nel giro di alcune ore, li considerano zero e, incontrandoli in corridoio, dopo un minuto di convenevoli sono annoiati e trovano un pretesto per scaricarli". Un'amarezza concreta, tangibile: De Bortoli "proverà un senso di solitudine, parente stretta dell'inutilità" dopo 12 alla guida del "quotidiano per eccellenza, il più autorevole e importante d'Italia, antico e glorioso". "Coloro che lo hanno lasciato per recarsi altrove - tra l'altro, è il caso dello stesso Feltri -, attratti da stipendi più consistenti, lo rimpiangono: in cuor loro desiderano rientrarci, magari nel ruolo di numero uno. Aspetta e spera". E poi via, con la solita ironia: "Quando viene scelto il comandante del primo foglio nazionale, e se ne pronuncia il nome, ogni collega dice a se medesimo: se hanno assunto quello lì potevano ingaggiare anche me". 

"Via Solferino? Un Cimitero" - C'è spazio anche per un giudizio sarcastico sul Corrierone: "Chi lo tocca crepa o si fa molto male. Esso è portatore sano di sfiga. Molti degli imprenditori che lo hanno posseduto, o hanno cercato di possederlo, sono finiti male". "Via Solferino dovrebbe cambiare nome e chiamarsi viale del Cimitero. Non vi transito da un ventennio nel terrore di disgrazie, malattie, sciagure varie. Consiglio a De Bortoli, visto che è sopravvissuto a lungo agli influssi malefici del sito, di stare alla larga dal quartiere Brera. Non si sa mai". E Feltri fa un augurio anche al neodirettore Luciano Fontana: "Di essere immune dalle note maledizioni. Egli, peraltro, essendo scampato alle stragi e al fallimento dell'Unità (la cui dipartita è ancora oggetto di varie feste organizzate dai compagni per motivi misteriosi), dovrebbe avere gli anticorpi necessari per sopravvivere anche alle iatture del Corriere. Ma sia prudente. In ogni angolo della redazione si celano insidie. Non intrattenga rapporti coi sindacati interni, altrimenti detti Comitati di redazione, che hanno provocato più disastri dell'Isis".

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