Libia, l'inviato Onu Bernardino Leon: "Subito un blocco navale nel Mediterraneo"
Una prima proposta concreta, per quanto insufficiente, per contenere gli effetti della crisi libica arriva dall'inviato dell'Onu Bernardino Lèon, impegnato in Marocco nella mediazione tra le fazioni libiche per la creazione di un governo di unità nazionale. Sulla terraferma la crisi è ancora viva, ma come ha detto Leon al Corriere della Sera: "C'è una misura che l'Unione Europea può prendere subito: presidiare in forze il mare davanti alla Libia. L'Italia non può farlo da sola, ha bisogno di aiuto. Sono certo che il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite appoggerebbe l'iniziativa". I negoziati vanno avanti in Marocco, ma la situazione per l'inviato Onu è più complicata del previsto: "Colgo comunque un clima di moderato ottimismo". Una cosa è certa: per Lèon un intervento militare immediato al momento è "irrealistico: "Stiamo lavorando a un'altra ipotesi: organizzare missioni di polizia con alto contenuto di specializzazione da schierare in diverse aree molte pericolose".
Nessun commento:
Posta un commento