Venezia, in diecimila alla manifestazione anti-Renzi di Giorgia Meloni con la Lega
Il piccolo partito di Fratelli d'Italia è riuscita a portare diecimila persone a Venezia per il corteo del fronte anti-Renzi organizzato anche con la Lega di Matteo Salvini. L'organizzazione era tutta nelle mani della romana Giorgia Meloni, i più fedeli dal resto d'Italia hanno risposto alla chiamata, ma il sostegno è arrivato ovviamente dai militanti del centronord. C'erano anche i leghisti veneti, ma non il loro leader, Matteo Salvini, che da Genova aveva già annunciato di non partecipare per dedicarsi un giorno alla famiglia.
È la compagnia della Meloni a creare curiosità. Oltre al cofondatore Ignazio La Russa, a sostenere l'iniziativa veneziana ci sono il tecnico rapito in Libia il veneziano Gianluca Salviato, Adriano Sabbadin figlio di Lino, colpito a morte da Cesare Battisti, e la sorpresa: Walter Rizzetto, ex Cinquestelle. Manca Salvini, ma la Meloni in qualche modo manda un segnale: il suo partito non attira solo transfughi di Forza Italia o Ncd. Slogan contro l'euro, contro Renzi, ma anche in favore del benzinaio di Nanto Graziano Stacchio: "Graziano Stacchio ce l’ha insegnato - gridano i manifestanti - legittima difesa non è reato".
Secondo tempo - Dopo il pienone di piazza del Popolo a Roma, quella volta organizzato da Salvini ma con tutto Fdi presente, quello di Venezia vuole essere il secondo passo di un soggetto politico tutto concentrato sull'alleanza da testare con la Lega: "Vogliamo far nascere un nuovo centrodestra - ha detto La Russa - e oggi chiudiamo il cerchio dopo la manifestazione della Lega a Roma, di cui siamo stati ospiti. Oggi ricambiamo il gesto per fare fronte comune contro la politica di Matteo Renzi". La Russa ribadisce i punti della protesta: "Siamo qui contro le tasse, la delinquenza, il malaffare e la corruzione, con un grande segno di passione ma anche pronti alla proposta".
Non solo Lega - "Questa è un’altra importante manifestazione di quel fronte anti Renzi - ha detto Giorgia Meloni - che abbiamo costituito mettendo insieme movimenti diversi che però si ritrovano come opposizione alle politiche di questo governo e dei suoi mandanti cioè l’Europa della burocrazia e della tecnocrazia. Qui ci sono tante persone massacrate delle politiche di questo governo troppo occupato a fare gli interessi delle lobby piuttosto che occuparsi dei problemi dell’economia reale"
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