Italiani in fuga verso i paradisi fiscali, ecco dove vanno
Dopo la Svizzera e il Liechtenstein con cui sono stati siglati gli accordi sul segreto bancario e Montecarlo, Lussemburgo e Singapore, le altre piazze offshore che hanno già firmato o stanno per firmare intese simili, restano ormai ben pochi paradisi fiscali: Dubai, Panama e qualche Paese caraibico. Così gli italiani che vogliono "salvare" il proprio tesoretto cosa fanno? Cambiano residenza. Riporta ItaliaOggi che il 2014 è stato un anno record per i cambi di residenza verso l'estero: al 31 dicembre scorso i cittadini iscritti all'Aire hanno superato quota 2,4 milioni. E a eccezione della Germania è la Svizzera la meta preferita (352 mila residenti). In crescita i residenti in: Emirati Arabi (+29%), Panama (+23%) e Singapore (+16%).
E non solo perché questi Paesi offrono nuove opportunità di lavoro e di affari. Per molti italiani che hanno capitali irregolari prendere la residenza all'estero è l'unico modo per evitare una indagine fiscale. Ma attenzione, perché in realtà questo escamotage non durerà ancora molto. Un paio d'anni al massimo e praticamente tutti i Paesi si adegueranno al nuovo scambio di informazioni quindi non resterà che rivolgersi a un nuovo paradiso fiscale, sempre più esotico e sempre meno affidabile dal punto di vista politico e finanziario. Non solo. Proprio il cambio di residenza all'estero potrebbe rappresentare per l'Agenzia delle entrate un motivo di ispezione del contribuente, senza dover attendere lo scambio di informazioni.
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