Forza Italia, i 40 parlamentari pronti a votare le riforme di Matteo Renzi
"Avanti nella direzione seguita fino a oggi". Matteo Renzi non ammette deviazioni nel percorso delle riforme anche a costo di sostituire i voti di un pezzo di Pd con chi in Forza Italia fa capo a Denis Verdini. Sarebbero infatti una quarantina i parlamentari azzurri che, nonostante la chiusura totale di Silvio Berlusconi, starebbe rivedendo la sua posizione su riforma costituzionale e Italicum anche grazie alla moral suasion verdiniana. "Matteo Renzi si sta innervosendo con la minoranza del suo partito. Se quelli si mettono di traverso, lui coglierà la palla al balzo per trascinare tutti a elezioni anticipate. Se ci trascina alle urne tu sei sicuro di essere ricandidato ed eletto?", ragiona Verdini spiegando ai colleghi forzisti il perché è necessario tenere fede al patto del Nazareno. E intanto sonda il terreno.
Quaranta nazareni - Secondo il retroscena di Tommaso Labate Verdini l'altro giorno ha parlato a lungo con Saverio Romano, con Pino Galati, Gianfranco Rotondi. Parlare di una corrente organizzata è eccessivo, avverte il Corsera, ma quella pattuglia che prima poteva contare soltanto sulla falange composta dai "fantastici quattro del verdinismo ortodosso" (Ignazio Abrignani, Gregorio Fontana, Luca d'Alessandro e Massimo Parisi), adesso ragiona su numeri più estesi. Al punto che, secondo alcuni calcoli fatti tra i parlamentari, sulle posizioni di Verdini - e cioè quelle di raccogliere i cocci dello "schema Nazareno" - si attesterebbero quindici senatori e ventotto deputati. Molti dei quali si muovono con un unico obiettivo: scongiurare del tutto anche la più remota ipotesi che Renzi provochi la fine anticipata della legislatura.
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