Pd, Pier Luigi Bersani contro Matteo Renzi: "Non andrò alla riunione al Nazareno, non sono un figurante"
di Claudio Brigliadori
"Io non sono un figurante". Rischia di fare molto male lo schiaffo di Pier Luigi Bersani a Matteo Renzi. Intervistato da Avvenire, l'ex segretario del Pd annuncia che diserterà l'incontro fissato per domani, venerdì 27 febbraio, tra il premier e i parlamentari democratici. "Non ci penso proprio (ad andare, ndr). Perché io m'inchino alle esigenze della comunicazione, ma che gli organismi dirigenti debbano diventare figuranti di un film non ci sto", dice Bersani, che boccia in toto anche l'impianto del Jobs Act: "Mette il lavoratore in un rapporto di forze pre-anni 70" e perciò si pone "fuori dall'ordinamento costituzionale". L'ex candidato premier del Pd uscito con le ossa rotte dal voto del febbraio 2013 guida un nutrito gruppetto di dissidenti anti-renziani: anche Alfredo D'Attorre e Stefano Fassina hanno annunciato come posizione personale che non parteciperanno alla riunione al Nazareno.
L'avvertimento sull'Italicum - Ma da Bersani arriva anche un secco avvertimento al premier su Italicum e riforma costituzionale, altri due nodi da sbrogliare in Parlamento con numeri decisamente risicati per Renzi dopo la rottura del patto con Silvio Berlusconi: "Il combinato disposto tra i due testi rompe l'equilibrio democratico. Se la riforma della Costituzione va avanti così io non accetterò mai di votare la legge elettorale".
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