Giuseppe Cruciani, la "bestemmia" in diretta: "Papa Francesco come un clown e un bullo di periferia"
Chi segue La Zanzara di Radio24 non si sarà perso il recente siparietto. Protagonisti Vittorio Sgarbi e il conduttore Giuseppe Cruciani. Il primo, in un ardito parallelismo, sosteneva che se Cruciani avesse bestemmiato in diretta, pur senza arrivare a stragi e kalashnikov, avrebbe dovuto subire (scontate) e pesantissime conseguenze, non solo giudiziarie. Cruciani, da par suo, sosteneva che la questione fosse totalmente diversa: le vignette di Charlie Hebdo che hanno scatenato la furia islamista su un piano, l'eventuale bestemmia in diretta su un altro. Così Sgarbi si scatena: "E allora fallo! Bestemmia. Dai, bestemmia e vediamo cosa succede". Ovviamente, Cruciani si è astenuto dal farlo.
La frase del Papa... - Nella puntata di giovedì 15 gennaio, però, lo stesso Cruciani si è spinto ad un'affermazione che farà discutere. Nessuna bestemmia, per carità, ma una frase che dopo la provocazione di Sgarbi non è passata inosservata, affatto. Si discuteva delle (strane) parole del Papa, sempre legate alla strage nel Charlie Hebdo. Francesco, infatti, ha spiegato in un parallelismo altrettanto ardito che "se uno insulta la mia mamma, io gli do un pugno". Tutto l'opposto rispetto al cattolicissimo "porgi l'altra guancia". Una frase, quella del Papa, che per Cruciani è una "toppa clamorosa". Il conduttore de La Zanzara, infatti, ritiene che la boutade del Pontefice sia stato un macroscopico errore.
...e il giudizio di Cruciani - Ed è in questo contesto, mentre nel corso della trasmissione si continuava a discutere della frase del Papa, che Cruciani ha nuovamente detto la sua, con una frase, appunto, destinata a far discutere. "Quella frase - attacca Cruciani - è la dimostrazione di ciò che ho sempre detto, da uno o due mesi dopo l'elezione. Questo Papa è una sorta di clown. E' un personaggio divertente, uno che si mette al livello di un bullo di periferia e dice ao se mi tocchi la mamma ti tiro un pugno. Sarà pure il Papa - conclude Cruciani - ma non c'è la regalità, l'autorità, il carisma". Nessuna bestemmia, certo, ma Sgarbi, oggi, sarà un poco più soddisfatto...
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