Lucia Pagano, è lei segretario generale della Camera. L'ha voluta la Boldrini e ha spaccato la Presidenza
Per la prima volta nella storia la Camera dei Deputati ha un segretario generale donna. Si tratta di Lucia Pagano che, su proposta del presidente della Camera Laura Boldrini, sostituisce Ugo Zampetti, che ha lasciato a fine dicembre per raggiunti limiti di età. Pagano, però, all'interno dell'Ufficio di Presidenza non ha ottenuto l’unanimità dei consensi: contro la sua nomina si sono espressi il vice presidente Luigi di Maio e gli altri due rappresentanti M5S Claudia Mannino e Riccardo Fraccaro. Contro anche Fratelli d’Italia, con il no espresso da Edmondo Cirielli. Per stigmatizzare il metodo adottato, si sono chiamati fuori sia Roberto Giachetti (Pd) che Stefano Dambruoso (Sc). Proprio quest’ultimo, uscendo dalla riunione, pur facendo gli auguri di buon lavoro alla neo eletta, non ha nascosto il disappunto per come sono andate le cose. "Faccio gli auguri a Lucia Pagano perché ha davanti a sé dei compiti difficili ma l’amministrazione -ha commentato il questore della Camera-esce lacerata dalla gestione di questa nomina". "Non ho condiviso il metodo adottato e c’è stata un’ingerenza eccessiva dei partiti nella scelta del segretario generale tanto che la presidente Boldrini ne è rimasta imprigionata. Rispetto alle altre professionalità di cui si era parlato mi sembra una scelta al ribasso -ha concluso Dambruoso- e per questa ragione non ho partecipato alla votazione".
Chi è ? - Di Maio, membro del direttorio M5S, pochi minuti dopo la nomina ha scritto su Fb. "Oggi l’ufficio di presidenza della Camera dei deputati, di cui facciamo parte come membri del M5S - spiega il grillino - doveva eleggere il nuovo segretario generale di Montecitorio, colui che sostituirà Ugo Zampetti, nominato da Violante ben 15 anni fa. Sapete chi hanno scelto i partiti su proposta della Boldrini? La dottoressa Lucia Pagano: figlia di un ex capo servizio della Camera (Rodolfo Pagano); moglie del capo servizio informatica al Senato Mauro Fioroni (cugino di Giuseppe Fioroni deputato del Pd - fonte dagospia.com)". "Il Movimento 5 Stelle poteva mai votare a favore di questo teatrino? - chiede Di Maio - Lega, Pd e gli altri si riempiono la bocca con la lotta ai burocrati, ma alla fine nominano sempre le stesse dinastie per proteggere i propri interessi. Un altro schiaffo all’autonomia delle istituzioni", conclude Di Maio, che firma il suo sfogo con gli altri componenti 5 Stelle dell’ufficio di presidenza della Camera, Claudia Mannino e Riccardo Fraccaro.
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