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mercoledì 3 dicembre 2014

"Pago un albanese e ti faccio ammazzare" Le telefonate dell' ex moglie di De Rossi

Usura, le intercettazioni dell'ex di De Rossi: "Pago un albanese e ti faccio ammazzare"




«Persona di indole violenta, con una abitudine a rapporti improntati alla sopraffazione e all’intimidazione, in grado di gestire la sua enorme ricchezza appoggiandosi ad ambienti criminali». È questo il ritratto di Tamara Pisnoli tracciato dal gip Giuseppina Guglielmi. Per il giudice l’ex moglie del calciatore Daniele De Rossi finita agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda sul sequestro e sul pestaggio di un imprenditore romano «è una donna ambita per la sua ricchezza», capace anche di vendicarsi degli «approfittamenti subiti» «ricorrendo alla solidarietà di esponenti dei vari gruppi criminali del cui appoggio gode, disponibili a intervenire in suo favore con metodi violenti». E anche se non risulta l’autrice materiale dell’aggressione dell’imprenditore, Tamara Pisnoli «ha dimostrato piena adesione anche alle feroci modalità con cui è stata attuata, avendovi assistito in silenzio e senza mai intervenire».

Potente e violenta - Del resto le violenze si sono consumate proprio a casa sua, quel grande attico con vista sul Trullo fatto costruire dall'ex marito De Rossi appena sposati. E' qui che un gruppo di persone a lei vicine, avrebbe picchiato e ferito l'uomo colpevole di non voler più restituire gli 85mila euro, lievitati a 150mila, ottenuti per la vendita di una piccola azienda dedita alla realizzazione di impianti fotovoltaici. E la stessa Tamara, che dopo avere comprato l'impresa voleva i soldi indietro, non era da meno. Stando alla testimonianza dell'imprenditore minacciato e sequestrato, pochi giorni prima, il 4 luglio 2013, riportate dal Messaggero la ragazza lo avrebbe affrontato con parole di fuoco: «In occasione del primo incontro che ebbi con le predette persone, Tamara Pisnoli mi riferì testualmente "Sai quanto ce metto a fa ammazza' 'na persona? Basta che metto 10mila euro in mano a un albanese? Non ce metto niente!"».

Appoggi potenti - Il Messaggero racconta pure dei rapporti tra la bella Tamara con la famiglia Camamonica e pure con qualche funzionario delle forze dell'ordine. Lo dimostrano le intercettazioni telefoniche con uno degli uomini di fiducia della Pisnoli, Francesco Camilletti, dopo un furto subito da Tamara ad opera di un fidanzato, Manuel Milano. Lei: «Se m' ha...o m' hanno rubato i soldi a me». Lui: «Ma allora è sicuro...Se la so giocata per levarti solo i soldi, te lo dico io. Tu mi porti la persona, io ti porto pure quell' altre, ma gli sfasciano subito la faccia perché questi so... fanno un mestiere ma fanno pure l' altro. I due leoni se poco poco sanno che ha sfruttato... quelli intendo lì e e vicino piazza Venezia, che ha sfruttato la loro professionalità, la loro intelligenza, il loro mestiere. Quelli se non lo possono fà, ti portano via uguale, magari t' avvisano, dice: "guarda, ti...ti vengo a piglià' io così le manette non te le metto, ti porto tranquillo", però non è carino utilizzare certe persone per poter... truffare. Lo spezzano in due. lo spezzano aho!».

Il papà ammazzato - Non è la prima volta che l’ex moglie del calciatore della Roma De Rossi si trova sotto i riflettori dei media. La famiglia finì sulle pagine di cronaca per la morte del padre, Massimo, assassinato nell’estate 2008 a colpi di fucile. L’ex suocero di De Rossi fu vittima di una vera e propria esecuzione e ritrovato nei pressi della stazione di Campoleone, alla periferia di Aprilia, in provincia di Latina. Gli investigatori ipotizzarono che fosse stato ucciso per uno ’sgarro' all’interno di un ambiente criminale, un contrasto con i complici in svariate rapine. Gli assassini lo prelevarono a Roma e lo portarono ad Aprilia con la scusa di dover mettere a segno un’altra rapina. Ma era una trappola: Pisnoli fu ucciso con due colpi alla schiena e uno in faccia.

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