La soffiata dal Pd: "Così il governo Renzi aumenterà le tasse"
Dopo gli annunci e le smentite su taglia alle pensioni, manovre d'autunno e nuove tasse in arrivo, il premier Matteo Renzi e il sottosegretario Graziano Delrio hanno assicurato che le tasche degli italiani non saranno toccate. Almeno direttamente. A quanto pare il governo sta studiano un piano per aumentare la pressione fiscale in modo indiretto scaricando le responsabilità sugli enti locali. Al Nazareno in tanti sostengono questa tesi e una gola profonda del Pd vicina che ad Affaritaliani racconta quali saranno le prossime mosse del governo.
Le mosse - La prima riguarda la riduzione delle detrazioni fiscali. Nel 2011 erano stati censiti 264 miliardi di euro, ora, con un intervento mirato e non lineare, si punta a recuperare qualche miliardi, quattro o cinque. C'è di tutto in questa voce, dall'Iva agevolata ai bonus per i figli a carico. Il ministero dell'Economia sceglierà, d'intesa con Palazzo Chigi, dove operare il blitz. Il secondo punto, quello più preoccupante riguarda la Tasi. Nel 2015 scatta il "liberi tutti" per i Comuni e quindi non ci saranno più tetti né sulla prima né sulla seconda casa. Ed è probabile che una delle misure di Renzi in autunno sia un'ulteriore riduzione dei trasferimenti agli enti locali, che, di conseguenza, aumenteranno l'imposta sugli immobili per recuperare quegli introiti che non arriveranno più da Roma. Dunque i comuni avranno mano libera per rincarare le imposte sulla casa. Una soluzione che va bene al governo ma che svuoterà ancora una volta le tasche degli italiani.
Nessun commento:
Posta un commento