Roberto Calderoli: "La riforma è una merdina, la Boschi vale zero"
Fu il padre del Procellum, la riforma elettorale che senza peli sulla lingua definì "porcata". Oggi Roberto Calderoli è uno dei due relatori della riforma costituzionale passata in prima lettura a Palazzo Madama. Riforma che però non gli piace affatto. E dopo averla già definita "merdina", ribadisce il concetto al Fatto Quotidiano. "Vi assicuro - spiega Calderoli - che la riforma del Senato non piace nemmeno alla stragrande maggioranza dei senatori del Pd. All'inizio era una merda. Io l'ho fatta diventare una merdina". Ne segue che, dopo il Porcellum, Calderoli mette la firma anche sul "Merdinellum".
Boschi impallinata - Il leghista, nel dettaglio, spiega di averla migliorata perché "ho mantenuto le competenze specifiche delle Regioni, che altrimenti avrebbero fatto la fine delle Province. Ho rimesso i costi standard in Costituzione e sono riuscito a portare i sindaci senatori da 60 a 21". Quello che proprio non digerisce, però, è "la non elettività dei senatori" che "per dirla alla Fantozzi, è una boiata pazzesca". Per Calderoli, inoltre, "va ridotto anche il numero dei deputati". Il leghista, poi, si lascia andare a giudizi tutt'altro che lusinghieri su quella che è stata a lungo il suo primo interlocutore sulla riforma: "Non c'è mai stato un interlocutore all'altezza. Boschi zero. Ogni tanto Renzi. Alla fine si è fatto vivo Lotti". Insomma, una squadra di principianti, dove però la peggiore sembra Maria Elena. Quanto vale? "Zero", appunto.
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