Libia, strage in mare: 20 morti recuperati, 170 i dispersi
Una nuova strage in mare. Già venti i cadaveri recuperati: questo il primo bilancio ufficiale fornito dalla Guardia costiera di Tripoli. Ma si cercano altre decine di vittime. Tra i corpi già ripescati quello di un bimbo che indossava un giubbotto salvagente e un neonato di 18 mesi. Altre vittime, insomma, tra i migranti in fuga dal nord Africa dopo l'ultimo naufragio avvenuto davanti al litorale di Guarabouli, a circa 60 chilometri a est di tripoli, dove in mare furono ritrovati i resti del barcone in legno. Tra i primi a dare la notizia delle nuova strage la tv satellitare al-Jazeera.
170 dispersi - Secondo quanto si è appreso, il naufragio è avvenuto nella serata di venerdì 22 agosto, ma soltanto in questi ultimi minuti si è delineata l'entità della sciagura. A bordo del barcone, infatti, si trovavano circa 200 immigrati dell'Africa sub-sahariana, dei quali si sono perse le tracce al largo di Tripoli. Ad ora, risultano circa 170 dispersi. Le vittime recuperate, in maggioranza, sono eritrei e somali. Nel frattempo, salgono a 1.373 gli immigrati recuperati nelle ultime ore dalla Marina militare nel Canale di Sicilia nei diversi salvataggi portati a termine nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum.
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