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lunedì 21 luglio 2014

Alta tensione nel governo Sfuriata Renzi-Alfano: ecco perché Ipotesi rimpasto: chi rischia...

Governo, tensione Renzi-Alfano: ipotesi rimpasto



Alta tensione nel governo. Scintille tra Matteo Renzi e Angelino Alfano. Secondo le indiscrezioni raccontate da Dagospia, il rapporto tra il premier e il ministro degli Interni si sarebbe logorato nelle ultime settimane. A scatenare una vera e propria "sfuriata" tra i due è stato lo stop alla nomina di Federica Mogherini in Europa e l'assoluzione del Cav nel processo Ruby. Secondo i rumors del sito di Roberto D'Agostino dopo il vertice di Bruxelles con gli altri leader europei, Matteo Renzi avrebbe avuto un vivace scambio di opinioni con Angelino Alfano e Antonio Tajani. Secondo il premier entrambi avrebbero brigato per fermare la nomina della Mogherini alla Pesc. 

La sfuriata di Renzi - Tajani secondo Dagospia  si è mosso attraverso i contatti che gli derivano dall'essere stato commissario in un dicastero mediamente importante e ha lanciato ancora una volta la candidatura di Enrico Letta al posto della Mogherini. Ad Alfano invece il premier rimprovera di aver utilizzato i suoi canali all'interno del Ppe per bloccare la Mogherini e l'eventuale rimpasto di governo. E qui entra in campo l'assoluzione del Cav. Matteo Renzi ha saldato ancora di più il patto del Nazareno dopo il verdetto nel processo Ruby. Matteo e Silvio vanno avanti per la loro strada sul percorso delle riforme. 

Il rimpasto - Questo punto preoccupa Alfano che teme di finire nelle retrovie del governo. Intanto sempre secondo le indiscrezioni raccontate da Dagospia l'idea di un rimpasto non è tramontata. Renzi, qualora la Mogherini dovesse spuntarla in Europa, vorrebbe consegnare la Farnesina nelle mani di Alfano. Ma nel valzer di poltrone potrebbe saltare la testa di Maurizio Lupi, che come racconta Dagospia, "da tempo non parla col premier...". A rischio anche la poltrona all'Istruzione di Stefania Giannini come quella di Maria Carmela Lanzetta. L'unico a guadagnare qualcosa sarebbe Graziano Delrio che troverebbe un posto da ministro lasciando quello di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. 

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