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giovedì 1 maggio 2014

La fiducia in Renzi giù del 3%

La fiducia in Renzi giù del 3%

Il gradimento del premier crolla in 7 giorni dal 44 al 41%



Doveva toccare proprio a Enrico Mentana, che non ha mai nascosto le sue simpatie per Matteo Renzi e che la scorsa settimana era stato "ripreso" dall'Authority per le comunicazioni per il troppo spazio (59% del totale delle dichiarazioni politiche) concesso al premier nel corso del suo Tg su La7, annunciare il crollo della fiducia nei confronti del capo del governo. Il consueto sondaggio del lunedì (realizzato per La7 da Emg) sera dice infatti che il Presidente del Consiglio gode della fiducia del 41% degli italiani, con una perdita di ben 3 punti percentuali rispetto a solo una settimana fa, quando l'indicatore era al 44%.

Un crollo che si accompagna a un calo del Partito democratico, che in sette giorni passa dal 33,8 al 33,1%. Giù di pochissimo anche Forza Italia, che lascia sul terreno lo 0,7% e piazzandosi al 19,6%. Significativo che nei giorni scorsi il consigliere politico azzurro Giovanni Toti avesse indicato nel 20% la soglia sopra la quale gli azzurri considereranno un successo la competizione elettorale. Secondo partito secondo Mentana è ormai saldamente il Movimento 5 Stelle di Beppe grillo che incassa un altro punto percentuale issandosi al 24,4%. Pressochè stabili il Nuovo centrodestra al 5,1% (+0,2%9 e la Lega al 4,5% (+0,1%), mentre Fratelli d'Italia con un +0,3% approda a quel 4% che vale l'ingresso al Parlamento di Strasburgo. Scende sotto la soglia, invece, la lista di ultra-sinistra Tsipras: 3,8%.

Ma se è vero che tanto Renzi quanto soprattutto il cavaliere guardano in realtà a una prospettiva di elezioni politiche (che potrebbero tenersi già da primavera 2015), ecco che il discorso si ribalta, grazie al gioco delle coalizioni che premia il centrodestra a trazione Forza Italia rispetto al centrosinistra a motore Pd. Lo dice anche il sondaggio realizzato da Tecnè per Sky Tg24 e illustrato oggi sul canale all-news dell'emittente satellitare, per il quale si allunga ulteriormente la forbice tra le due grandi coalizioni. Il centrodestra (FI-NCD-UDC e altri) è infatti in vantaggio del 2,8% sul centrosinistra (2.6% nello scorso sondaggio), con il 36.8% dei consensi (36.9% nello scorso sondaggio) rispetto al centrosinistra (con Pd, Sel, Scelta Civica e altri) che si attesta, invece, al 34%. Il Movimento 5 Stelle guadagna consensi passando dal 25% al 25,4%. 

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