Il Governo l'11 in Aula per la fiducia: Letta da Napolitano definisce la verifica. FI: Così stop larghe intese. E' crisi
La verifica di maggioranza "potrà svolgersi già durante la prossima settimana pur essendo tuttora in corso la sessione di bilancio". E' quanto si legge in una nota del Quirinale, al termine dell'incontro con il Premier Letta. "Si è convinto sulla opportunità di un sollecito passaggio parlamentare che consenta di prospettare indirizzi e contenuti dell'attività di governo, segnando una discontinuità tra precedente e nuova maggioranza", precisa la nota. Il ministro dei Rapporti con il Parlamento ha comunicato che il voto ci sarà mercoledì 11 novembre: al mattino alla Camera e nel pomeriggio al Senato. Il passaggio parlamentare alle Camere servirebbe a verificare la fiducia che il governo che ha già avuto e che dovrebbe avere nei prossimi giorni su altri provvedimenti. Da indiscrezioni, è quanto sarebbe poi emerso tra Letta e Napolitano durante, appunto il colloquio al Quirinale. Entrambi si sarebbero detti d'accordo sul no a una crisi di governo, all'ipotesi di rimpasto e alle dimissioni da parte del premier, che avrebbe chiesto, ed ottenuto, di tornare in Parlamento solo dopo le primarie del Pd. L'11 dicembre dunque il governo dovrebbe ricevere una reinvestitura programmatica, che sogni "una discontinuità tra precedente e nuova maggioranza". A mettere il bastone fra le ruote al premier Letta è Forza Italia che dice: "Con il passaggio del Premier Letta alle Camere finirà in modo definitivo il governo delle larghe intese e con esso questa fase della legislatura". Lo affermano in una nota congiunta i Capigruppo di Forza Italia al Parlamento, Romani e Brunetta. "Il voto di fiducia che Letta dovrà chiedere al Parlamento va interpretato non solo come un chiaro segno di discontinuità, che abbiamo da subito chiesto, ma anche come una crisi di fatto", precisano nella nota dopo l'incontro tra Letta e Napolitano.
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