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giovedì 28 novembre 2013

Cardito: L'amministrazione è al capolinea? Avanti le minestre riscaldate..

Cardito: L'Amministrazione è al capolinea? Avanti le minestre riscaldate...

di Mario Setola 


Un fallimento dietro l'altro. Cardito e la sua amministrazione ormai sono al capolinea. Non c'è più un'identità politica. Si resta attaccati a poltrone ed incarichi. Persino l'assetto tanto atteso con il completamento della Giunta non ha dato gli effetti sperati. A dire il vero i due nuovi Assessori sono stati anche nominati. Ma con tutto il rispetto per le loro professionalità, sono minestre riscaldate. Al posto di Giovanni Aprovidolo, il consiglieri Luigi Credendino mette in Giunta Andrea Russo, da molti considerato l'ondivago della maggioranza con all'attivo innumerevoli cambi di casacca. Per entrare in Giunta ha dovuto lasciare il civico consesso in favore di Gennaro Montella infermiere residente nel Rione "Slai". Francesco De Simone, invece, dopo le dimissioni di Antonio Giangrande, che aveva la delega ai lavori pubblici, nomina Vincenzo Arciprete, di Carditello. Geometra di 37 anni. Insomma, si tira a campare. Si va avanti finchè non si procede all'eutanasia. Intanto è lotta con la minoranza che contesta con un manifesto il mancato affidamento della raccolta dei rifiuti. Una vera e propria spada di damocle per questa amministrazione che mai, dal suo insediamento ha considerato seriamente il problema rifiuti in città. Peggiore continuità del "decennio" perchè con Peppe Barra Cardito, il centro Città, non era mai caduto cosi in basso. Gente come Biagio Auriemma e Rocco Saviano, hanno ricoperto durante il decennio ruoli importanti come la presidenza del Civico consesso mentre in Giunta non c'era Losco, non c'era Mormile ma trovava spazio tanto per fare un esempio, l'ex sindaco democristiano Luciano Riccio. Ecco perchè si parla di peggiore continuità degli ultimi dieci anni. Altro che discontinuità. Poi, sul piano della rappresentanza è evidente che si tratta pure in questo caso di un accordo al ribasso. Infine, c'è un'altra valutazione: la maggioranza ha già scaricato il Sindaco Giuseppe Cirillo. Nessuno ha voluto impegnare in termini di risorse umane il meglio che c'è sulla piazza. Tutti hanno optato per assessori "deboli" in modo da "bruciare" definitivamente Cirillo e allo stesso tempo non avere intralci tra i piedi quando i partiti e i consiglieri comunali decideranno di porre fine in anticipo a questa consiliatura. Insomma, nessuno ha voluto investire su Peppe Cirillo, sia per la debolezza dimostrata nel primo anno e mezzo di amministrazione dal sindaco in carica; sia perchè temono il ritorno in campo di Beppe Barra (nonostante molti cittadini continuino a chiederglielo con insistenza); sia perchè nel lungo periodo il progetto Cirillo è destinato comunque a fallire perchè in maggioranza ci sono almeno tre candidati a sindaco che hanno già deciso che non sosterranno alle prossime elezioni l'attuale capo dell amministrazione.


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